Il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi della Regione Lombardia ha emesso un aggiornamento di Avviso di criticita’, il numero 163, per rischio idraulico localizzato sul fiume Po. Il colmo di piena e’ attualmente al di fuori del territorio regionale. I livelli sono gia’ in discesa su tutta l’asta fluviale del Po lombardo, ma si manterranno su valori elevati per almeno 24-36 ore. Due zone ben identificate (dalla PO1 alla PO5 e dalla PO6 alla PO8) lungo il corso del Fiume Po diviso in aree che variano da assente a elevata criticita’. Nello specifico, criticita’ assente per i settori che hanno come punto di riferimento Ponte Valenza, il PO1 (Pavia) che va dal Po al Tanaro; il PO2 dal Tanaro al Ticino con il Ponte della Becca; il tratto Ticino-Lambro identificato con Spessa Po, il PO3 (Pavia); la sezione PO4 (Lodi e Cremona), che interessa anche Piacenza; la zona identificata come PO5 (Cremona), con la citta’ del torrone. Sotto osservazione restano le sezioni 6, 7 e 8. Il settore PO6 (Cremona e Mantova), che ha come riferimenti Casalmaggiore e Boretto, e’ a elevata criticita’ con una tendenza al miglioramento; Per la sezione PO7 (Mantova), identificata con Borgoforte, e’ classificata con livello di elevata criticita’ con segnali di miglioramenti; stesso discorso vale per la sezione PO8 (Mantova), con riferimento Sermide, dove il livello e’ di elevata criticita’ con segnali di miglioramenti. A valle di Boretto, dove i livelli si mantengono su valori di elevata criticita’, in considerazione anche della prolungata permanenza di tali livelli, sara’ importante, anche per i comprensori golenali ‘non a rischio sormonto’, mantenere un’attenta attivita’ di monitoraggio delle arginature al fine di prevenire/intervenire prontamente su eventuali fenomeni di filtrazione/sifonamento e/o destabilizzazione delle sponde arginali (in conseguenza anche della diminuzione, piu’ o meno rapida, dei livelli).