Il tennis causa di mal di schiena? Solo un mito, da sfatare. Uno studio dell’Istituto scientifico italiano colonna vertebrale (Isico) ribalta infatti la ‘leggenda’ secondo cui gli sport asimmetrici fanno male: la ricerca ha comparato 100 tennisti agonisti (50 femmine) a 200 studenti della stessa età (12 anni). Ebbene, dai dati raccolti non sono emerse differenze fra i due gruppi. “Il tennis – spiega Fabio Zaina, fisiatra specialista di Isico – è uno sport praticato da tanti adolescenti in tutto il mondo e da sempre, nonostante la mancanza di dati a disposizione, viene considerato fattore di rischio per chi ha la scoliosi o comunque causa di mal di schiena. Noi abbiamo voluto verificare se effettivamente esista una prevalenza di patologie della colonna nei giocatori di tennis agonisti rispetto a chi non pratica questa disciplina”. Altro aspetto da considerare, secondo l’esperto, è che oggi d’abitudine “si utilizzano racchette molto leggere e si fa molta ginnastica compensativa, tutto ciò limita di molto lo sforzo asimmetrico rispetto a un tempo”. Non si tratta del primo falso mito sfatato dagli specialisti dell’Isico. “Già un altro nostro studio – afferma Zaina – ha dimostrato che il nuoto, ritenuto da sempre uno degli sport migliori per chi ha mal di schiena o atteggiamenti scoliotici, può indurre mal di schiena. In quel caso, come in questo, abbiamo sfatato un mito”. Qual è allora lo sport ideale da far praticare al proprio figlio? “Non esiste”, sottolinea Zaina. “Possiamo dire che non ci sono preclusioni verso gli sport asimmetrici, che il nuoto non è una panacea per ogni disturbo, che la ginnastica artistica e ritmica possono favorire la progressione di curve o mal di schiena in chi è già predisposto, che calcio e pallavolo sono sport senza particolari problematiche”. “Ovviamente – aggiunge l’esperto – consigliamo per chi ha familiarità con la scoliosi visite specialistiche almeno dai nove anni in poi per un controllo e tendenzialmente, se possibile, suggeriamo di evitare quegli sport che favoriscono una progressione delle curve. L’ideale, in conclusione, è praticare tanta attività sportiva, tenendo presente che sport molto mobilizzanti della colonna (ginnastica artistica e ritmica, o nuoto ad esempio) ci mettono più a rischio, soprattutto in casi di predisposizione, mentre sport in carico contribuiscono a rinforzarla perché ci costringono a vincere la forza di gravità”.