Spazio: progetto di ricerca del San Raffaele in orbita con Samantha Cristoforetti

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cristoforetti issSviluppare contromisure, basate sull’esercizio fisico, per prevenire i problemi legati all’intolleranza ortostatica, ovvero quell’insieme di disturbi che riguardano il mantenimento della posizione eretta che si presentano negli astronauti nelle missioni di lunga durata. E’ l’esperimento targato IRCCS San Raffaele Pisana, uno dei tanti che l’astronauta Samantha Cristoforetti si occupera’ ora che e’ sulla Stazione spaziale internazionale. “L’esperimento – ha spiegato Ferdinando Iellamo, responsabile scientifico del progetto per il San Raffaele di Roma – prevede l’esecuzione da parte dell’astronauta, durante la sua permanenza sulla ISS, di un programma di allenamento personalizzato, determinato in base ad una nuova metodologia definita TRIMPi (individualized TRaining IMPulse) sviluppata dal gruppo di ricerca dell’IRCCS San Raffaele Pisana, che si basa sul carico di lavoro interno che il singolo individuo sperimenta durante l’attivita’ fisica piuttosto che sulla spesa energetica indotta dall’attivita’ fisica”. Dopo il rientro a terra sara’ effettuato un test di tolleranza ortostatica (passaggio dalla posizione supina alla posizione eretta) con contemporaneo monitoraggio della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa al fine di definire le alterazioni del controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio eventualmente coinvolte nella comparsa dei sintomi e gli effetti indotti su di essi da parte della nuova metodologia di allenamento. I dati ottenuti dal questo studio potrebbero fornire una base per la progettazione di piu’ efficaci programmi di allenamento fisico che potranno effettuare gli astronauti in future missioni di lunga durata sull’ISS.

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