Samantha Cristoforetti e’ da poche ore nello spazio e non perde il filo con gli internauti invitandoli non solo a bordo, ma anche a tavola. Apre ‘L’Osteria ai confini dell’universo’, uno spazio nel suo blog Avamposto42 in cui ogni settimana raccontera’ “come mettere il carburante giusto nel corpo e come farlo lavorare al meglio, proprio come fosse una piccola Soyuz in versione umana”. Il titolo e’ ispirato al romanzo ‘The Restaurant at the End of the Universe’ scritto nel 1980 da Douglas Adams, autore della celebre ‘Guida galattica per gli autostoppisti’. “Qui su Avamposto42 siamo convinti che per stare in salute non servano regole complicate: e’ sufficiente capire come ogni cibo che mangiamo ‘parla’ al nostro corpo. Per questo motivo abbiamo pensato di portarvi con noi in questa missione”, scrive l’astronauta italiana in questo spazio-manuale di alimentazione in cui soddisfa anche piccole curiosita’ sulla dieta degli astronauti, “che cerca di rispecchiare il piu’ possibile i gusti e i fabbisogni calorici e nutrizionali della persona”.
SamanthaCristoforetti, prima donna astronauta italiana, e’ nella storia. Dopo un lancio perfetto dalla base russa di Baikonur, nel Kazakhstan, (che Samantha ha scandito sulle note di ‘The Final Countdown’ degli Europe) e dopo un viaggio di sei ore nel quale ogni cosa ha funzionato perfettamente, e’ arrivata insieme ai suoi compagni di viaggio – il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry W. Virts – con la navetta alle 4 ora italiana sulla Stazione spaziale internazionale. Dopo l’aggancio, un’attesa di quasi due ore e poi finalmente, quando il portello si e’ aperto ‘Sam’ e’ stata la prima ad entrare nella Stazione spaziale, cosi’ felice da cancellare dal viso qualsiasi segno di stanchezza dopo quella che probabilmente e’ stata la giornata piu’ lunga della sua vita. Indossava la tuta blu con la bandiera italiana sul braccio: la sua missione, ‘Futura’, e’ infatti la seconda di lunga durata dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Sulla tuta c’e’ anche il logo dell’Agenzia spaziale europea (Esa), del cui corpo astronauti Samantha Cristoforetti e’ entrata a far parte nel 2009.
”Adesso Samantha e i suoi compagni di equipaggio possono godersi un po’ di relax”, ha detto Luca Parmitano, astronauta dell’Esa e ambasciatore del semestre italiano di presidenza europea, commentando in diretta streaming per l’agenzia ANSA la manovra di aggancio della Soyuz. L’astronauta italiana si e’ commossa quando nel collegamento con il centro di controllo della missione a Mosca ha sentito in cuffia il saluto: ”Ciao Samantha, sono la mamma”. Poi l’entusiasmo nel descrivere la meraviglia della sua prima volta fra le stelle: ”Quando siamo arrivati alla Stazione spaziale e’ stato il momento perfetto per vedere i pannelli solari colorati di arancione. E’ stato un momento stupendo, proprio come mi avevano detto”. ”Lo spazio e’ come lo sognavi?”, ha chiesto la mamma. ”Molto meglio!”, e’ stata la risposta. Nata a Milano 37 anni fa e cresciuta a Male’ (Trento), SamanthaCristoforetti si e’ laureata in ingegneria meccanica in Germania, a Monaco, ed e’ capitano dell’Aeronautica Militare. E’ la cinquantanovesima donna a volare tra le stelle. Nei quasi sei mesi che trascorrera’ sulla Stazione spaziale ha moltissimi compiti che la aspettano: almeno 200 esperimenti in corso, che seguira’ con agli altri cinque astronauti a bordo. Ci sono anche i dieci esperimenti italiani, come la stampante in 3D che in futuro permettera’ di fabbricare in orbita pezzi di ricambio per i veicoli spaziali, e l’angolo bar che, oltre a rilassare gli astronauti con un caffe’ espresso, permettera’ di saperne di piu’ sul comportamento dei fluidi. Nutrizione e salute sono il tema di fondo della sua missione, con ingredienti che combinera’ in orbita e con un fitto programma educativo. E si e’ subito messa all’opera con ‘il Ristorante ai termini dell’Universo’, “non solo fantascienza, ma piccoli accorgimenti che valgono per tutti i terrestri”.