Il contro alla rovescia nella base di Baikonur non e’ ancora partito, ma per la prima donna italiana a volare nello spazio si cominciano gia’ a scandire i giorni e le ore che mancano al lancio. Samantha Cristoforetti si prepara a partire per la Stazione Spaziale Internazionale a bordo della navetta russa Soyuz e il lancio e’ in programma alle 22,01 di domenica 23 novembre. La sua missione, ‘Futura’, e’ la seconda di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) in quanto rientra nell’accordo bilaterale Asi-Nasa del 1997 per la fornitura di tre moduli pressurizzati abitativi. La prima era stata ‘Volare’, nel 2013, con Luca Parmitano. Il simbolo di Futura, disegnato da Valerio Papeti di Torino, e’ il Sole che brilla nell’alba, fra la Terra azzurra e tante stelle bianche tra le quali sfreccia la Stazione Spaziale. Nata nel 1977 a Milano e vissuta a Male’ (Trento), Samantha Crisoforetti fa parte della nuova generazione di astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), per la quale e’ stata selezionata nel 2009. Oltre ad essere la prima donna astronauta italiana, attualmente e’ l’unica donna astronauta in Europa. Capitano dell’Aeronautica Militare Italiana, si e’ laureata in Ingegneria meccanica nell’universita’ di Monaco. La missione durera’ quasi sei mesi, che si annunciano decisamente indaffarati: dei 200 esperimenti in programma sulla Stazione Spaziale, dieci sono italiani, compresa una stampante in 3D per futuri ‘pezzi di ricambio spaziali’ e un’angolo bar’ tra le stelle che, oltre ad offrire un po’ di relax agli astronauti aiutera’ a studiare il comportamento dei fluidi.