Le piogge record della settimana scorsa che hanno bagnato la California non sono sufficienti per cambiare il corso di quella che gli scienziati ora considerano la peggiore siccità nello Stato americano da almeno 1.200 anni. Stando ai metodi di misurazione moderni, in California la siccità è peggiore non solo di quella registrata negli anni ’30, di quella record avuta negli anni ’70 e ’80, ma addirittura di oltre un millennio fa. Le misurazioni per i periodi più remoti sono supportate dalla dendrocronologia, lo studio degli anelli di crescita degli alberi, osservati in pezzi di legno e tronchi. Per mettere la situazione in prospettiva, i ricercatori della University of Minnesota e del Woods Hole Oceanographic Institute hanno fatto ricorso a questo tipo di misurazione: anelli più fitti indicano anni caratterizzati da siccità. Analizzando gli alberi più antichi della California gli esperti hanno ricostruito la cronologia della siccità nella parte meridionale e centrale della California. Così facendo hanno identificato dall’anno 800 a oggi 37 periodi di siccità che sono durati 3 anni o più. Nessuno di quei 37 è stato così estremo come la fase in corso. A distinguere la situazione attuale non è solo la mancanza di piogge, ma il caldo. Al suolo arido si sono aggiunte temperature estremamente alte, che fanno evaporare non solo l’acqua presente nel terreno ma anche nelle riserve. Quest’anno infatti la California rischia di conquistare un poco invidiabile record: quello di un termometro mai così alto nella storia moderna. E secondo Bloomberg, ciò potrebbe costare all’economia dello Stato 2,2 miliardi di dollari con 17.100 posti di lavoro persi e 171.200 ettari di terreno incoltivato.