Accordo Usa-Cina, impegni dell’Europa per il 2030 e primo finanziamento del Fondo verde per il clima; la lotta contro il riscaldamento climatico ha ritrovato un dinamismo che guiderà la ripresa dei negoziati in agenda da oggi al 12 dicembre a Lima, che dovranno preparare un accordo mondiale sul clima atteso per l’anno prossimo nel vertice di Parigi.
Le delegazioni dei 195 Paesi membri della Convenzione delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (Unfccc), che si riuniscono una volta all’anno nell’ambito della Conferenza sul clima (Cop), si riuniscono oggi nella capitale peruviana con l’obiettivo di mettere nero su bianco le grandi linee di un accordo per limitare il riscaldamento a 2°C.
La temperatura media del globo è già aumentata dell’0,8°C rispetto all’era pre-industriale. L’Ipcc, il gruppo intergovernativo di esperti sul clima, ha presentato ad ottobre un rapporto completo sulle questioni climatiche alle quali si dovrebbero attenere le delegazioni: il pianeta ha preso una piega pericolosa; i costi economici sono sostenibili ma più si agisce tardi, più sarà costoso; e mantenere l’obiettivo dei 2°C implica sostituire in maniera massiccia le risorse fossili con le energie pulite.