Innovazione fa rima con futuro ma anche con competitività. E’ puntando sull’Innovazione, infatti, che si può vincere la sfida della globalizzazione. Lo dimostrano i dati relativi al settore della green economy dove poco più del 20% delle imprese che realizzano eco-investimenti ha sviluppato nuovi prodotti o nuovi servizi nel corso del 2013 contro meno del 9% di quelle che non investono. Differenze che si amplificano nel settore manifatturiero: secondo il Rapporto Greenitaly 2014, tra le imprese che investono in eco-efficienza, quelle innovatrici sfiorano il 30% mentre nel caso di quelle che non investono in questo senso la quota si ferma al 15%. La maggiore capacità di innovare delle imprese green vale per tutte le classi dimensionale. Innovare e ampliare i mercati di sbocco all’estero ha chiare ripercussioni positive in termini di risultati economici, anche perché tra gli effetti degli investimenti green vi è l’aumento delle vendite. Infatti, mentre quasi il 19% delle imprese che realizzano eco-investimenti ha dichiarato un aumento del fatturato nel 2013, rispetto al 2012, tra le imprese non investitrici questo si è verificato solo nel 12,6% dei casi. Una divergenza che si rileva in tutti i settori di attività, con un’accentuazione per il manifatturiero (25,8 contro 17,5%) e con specifico riferimento al settore alimentare (26 contro 12,8%) e al sistema moda (29,8 contro 18,5%).