“Guidare il Cern significa mantenerne ed espandere l’eccellenza in tutti i suoi aspetti: la ricerca scientifica in fisica delle particelle e la capacità di sviluppare tecnologie innovative in molti settori, a vantaggio anche di altre discipline e della vita di tutti i giorni. Oltre alla formazione dei giovani, gli scienziati di domani, e la capacità di aiutare migliaia di studiosi di tutto il mondo, oggi sono 11 mila, di oltre cento nazionalità diverse, che lavorano insieme in modo pacifico indipendentemente dai rapporti politici più o meno amichevoli dei loro Paesi“. Parla così del suo nuovo lavoro, in un’intervista ad Avvenire, Fabiola Gianotti, protagonista della scoperta del bosone di Higgs, da poco nominata a capo del Cern. Per il futuro dice che nel centro “affronteremo altre domande cruciali che ci accompagnano ormai da decenni, quali la natura della materia oscura, che costituisce circa il 20% dell’universo, e l’origine dell’asimmetria fra materia e antimateria. Speriamo di fare scoperte entusiasmanti che ci permettano di trovare alcune risposte“.