I tesori del mare a Città della Scienza: dalle reti agli acquari virtuali

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città della scienzaDalle reti agli acquari virtuali, dai fondali del mediterraneo al prezioso contributo che il pesce da’ al nostri organismo. E’ questo il lungo viaggio di “Oggi pesce”, la tre giorni dedicata al patrimonio ittico da oggi a domenica a Città della Scienza che ha al centro la mostra “Gnam Pesce”, realizzata dall’istituzione culturale insieme all’assessorato all’agricoltura e pesca della Regione Campania. “Una mostra bellissima – spiega Vincenzo Lipardi, consigliere delegato di Città della Scienza – che punta a far conoscere a napoletani e turisti la ricchezza del nostro mare attraverso percorso in modo accattivante alla scoperta della nostra biodiversita’. Come al solito e’ una mostra interattiva che sara’ molto apprezzata anche dai bambini che possono giocare e imparare”. “Nel percorso espositivo – spiega Guglielmo Maglio, responsabile dei progetti di comunicazione scientifica di Città della Scienza – diamo luce e informazioni sul nostro patrimonio ittico che e’ prezioso dal punto di vista della biodiversita’ ma anche del contenuto alimentare. Lo guardiamo partendo dagli ecosistemi marini fino ad arrivare alle tecniche di pesca antiche e moderne”. Spazio anche al pescato con la fiera realizza in collaborazione con le organizzazioni di pesca come l’Unci Campania e il consorzio Cogepeca, insieme a Legambiente, e all’Universita’ Federico II di Napoli. Non mancheranno gli spettacoli teatrali: domani lle 11.30 “Magister archeo chef – Nella rete degli antichi”, mentre domenica alle 12 in scena “Il custode del mare”. “Questo week end – conclude Lipardi – apre un mese denso di eventi a Città della Scienza. Oltre a quella sul mare ci sono altre mostre importanti, tra cui cito “Invenzioni rivoluzionarie dell’antica Cina” che ci porta alla scoperta delle conoscenze di questo popolo, senza dimenticare l’Officina dei piccoli rinata dopo l’incendio, e l’iniziativa “Porta la tua conchiglia” con cui invitiamo tutti a portare le conchiglie che hanno conservate in casa per scoprirne la storia attraverso i nostri esperti”.

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