L’aria calda affluita sull’Italia sconfina oltralpe originando un evento di “gelicidio” sulla Repubblica Ceca, il ghiaccio paralizza tutte le città del paese

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praga17A quasi un anno di distanza dal terribile episodio di “gelicidio” che ha flagellato parte della Slovenia, cagionando ingentissimi danni, nella giornata di ieri la “pioggia ghiacciata” ha interessato la Repubblica Ceca. Il fenomeno si è manifestato pure con una certa intensità, soprattutto nelle principali città ceche, come Praga, Brno e Ostrava, dove nella serata di ieri si sono verificate delle piogge con temperature poco sotto il punto di congelamento nei pressi del suolo. La presenza di una sottile patina di ghiaccio ha anche congelato le linee elettriche della capitale, Praga, causando l’interruzione dei collegamenti ferroviari con il resto del paese. Il ghiaccio ha messo fuori uso tutte le 22 linee tranviarie, che ogni giorno trasportano circa 900 mila persone. Centinaia di migliaia di viaggiatori hanno trascorso la notte scorsa nei treni immobilizzati, senza riscaldamento. Altre centinaia aspettano vanamente nelle stazioni il loro treno. Sempre a causa del ghiaccio dall’aeroporto militare di Kbely a Praga è rimasto bloccato anche l’aereo con i soldati cechi diretti a Kabul in Afganistan. Il traffico all’aeroporto di Vaclav Havel a Praga tuttavia non è stato interrotto. Come capita spesso da queste parti, specie in situazioni sinottiche che hanno poco da vedere con l’inverno, si è venuta a sviluppare una particolare configurazione barica, che ha visto protagonista un afflusso, in quota, di masse d’aria molto miti e umide, di stampo sub-tropicale continentale marittimizzate (la stessa che domina da giorni sull’Italia), che hanno cominciato a scorrere sopra lo strato d’aria molto fredda e pesante, preesistente nei bassi strati, dove invece insisteva un moderato flusso da E-NE e Est che favoriva la tracimazione di parte dell’aria fredda appena addossata fra la Bielorussia, l’Ucraina, la Polonia e la Slovacchia, mantenendo le temperature su valori inferiori ai +0°C, attorno i 300-400 metri.

La città di Praga ammantata da una sottile patina di ghiaccio che copre strade e tetti

Tanto che ieri in quasi tutto il territorio ceco le temperature sono scese sotto i +0°C, salva l’eccezione delle stazioni di Temelin e Doksany. La debole/moderata ventilazione orientale, da E-NE e NE, che nei giorni scorsi era penetrata nel cuore della Repubblica Ceca, favorendo il trabocco delle masse d’aria molto fredde insistenti sopra le pianure dell’Ucraina e della Polonia, ha contribuito a far scivolare le temperature sotto la soglia degli +0°C fino a bassa quota. Ma in quota, al di sopra di questa avvezione fredda continentale nei bassi strati, al contempo era affluita aria decisamente più mite proveniente dai quadranti meridionali, in arrivo dal nord Italia e dalla regione alpina. Lo scorrimento in quota, nella media troposfera, di parte di queste masse d’aria più miti, poco sopra lo strato di aria fredda polare continentale che si era accumulato precedentemente sulle vallate interne della Repubblica Ceca, ha rovinato la colonna d’aria sovrastante, trasformando la neve in pioggia. In sostanza dalla base delle stesse nubi, date le temperature di poco positive, è caduta la pioggia che è rimasta inalterata fino al contatto con il suolo, decisamente molto più freddo. Le gocce di pioggia, prima di toccare il suolo, si congelano se le temperature di questo (e il sottile strato d’aria sovrastante) rimangono sottozero (sotto il punto del congelamento). Si è così formato il “gelicidio”, noto anche come “pioggia congelatasi” o “pioggia gelata”. Fenomeno molto pericoloso, causa numerosi disservizi dato che può provocare la caduta di rami anche di grande spessore nonché la rottura di cavi elettrici, con conseguente interruzione dell’illuminazione pubblica, problemi alle comunicazioni telefoniche e alla circolazione per il fondo stradale scivoloso. Da notare come ieri, nella zona dell’aeroporto di Praga, è caduta pioggia ghiacciata con una temperatura di -1°C, mentre in altre località della Repubblica Ceca il fenomeno si è manifestato con temperature di -2°C -3°C. Segno di come nei bassi strati resisteva un solido “cuscino freddo”, ben incastonato dal contesto orografico locale, che ha reso inevitabile il “gelicidio”.

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