Del “Burian”, il gelido vento da NE o E-NE che durante la stagione invernale spira sopra le sterminate lande siberiane e le steppe kazake verso gli Urali e le pianure Sarmatiche, della Russia europea, neanche l’ombra. Il “Burian” come già detto, proviene direttamente dalle steppe della Siberia centro-occidentale e da quelle kazake. Quindi per natura nasce come un vento secco che aspira l’aria da vaste aree continentali, caratterizzate da pressioni molto elevate, spesso superiori ai 1050-1055 hPa. Dopo aver scavalcato gli Urali e attraversate le grandi pianure della Russia europea, la Bielorussia e l’Ucraina, durante la sua discesa verso sud-ovest, può costringere aria più mite e umida, incontrata nel suo cammino verso l‘Europa centrale, a sollevarsi forzatamente verso l‘alto, generando una diffusa nuvolosità, apportatrice di precipitazioni sparse. Soprattutto durante la fase dell’intrusione del nocciolo d’aria gelida, gli scontri termici con l’aria meno fredda e più umida preesistente sopra il vecchio continente, si fanno molto forti e pronunciati, al punto da sfornare delle estese linee di instabilità o dei fronti freddi secondari che scorrendo lungo il bordo meridionale dell’imponente anticiclone di blocco termo-dinamico, con massimi centrati tra Scandinavia, Finlandia e Russia europea, si spingono in moto retrogradato dall’Europa orientale verso la MittellEuropa e in alcuni casi sull’Italia. Sono proprio questo tipo di perturbazioni a portare gli eventi nevosi più importanti sul nostro paese.
Meteo Didattica: ecco la vera origine dell’ondata di freddo che sta per avvolgere l’Italia, nessun “Burian”
MeteoWeb