Previsioni Meteo Capodanno: centro/sud sommerso di neve tra 30 e 31 dicembre [MAPPE]

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Previsioni Meteo per Capodanno: gelo in tutt’Italia, tanta neve al centro/sud tra gli ultimi giorni del 2014 e le prime ore di giovedì 1 gennaio 2015

Non è ancora possibile sciogliere al 100% la prognosi meteorologica per gli ultimi due giorni dell’anno e per giovedì 1 gennaio, Capodanno 2015: come abbiamo già chiarito nei giorni scorsi, una previsione meteo definitiva per questo grande evento di gelo e neve sarà possibile soltanto lunedì 29 dicembre, cioè domani mattina. Ma avevamo anche scritto che oggi, domenica 28, dagli aggiornamenti dei principali centri di calcolo sarebbero emersi segnali molto importanti e allora è giunto il momento di analizzare le ultime proiezioni, anche perchè la situazione sembra ormai molto chiara e abbastanza definita.

Com’era prevedibile, il modello americano GFS s’è allineato alle proiezioni del britannico ECMWF, anche stavolta più affidabile e sempre preciso sulla propria strada. Il minimo che nascerà per la nuova ciclogenesi Mediterranea nei mari intorno all’Italia quando, martedì 30 dicembre, arriveranno le masse d’aria più fredde da nord/est, dovrebbe formarsi all’estremo Sud, tra il Canale di Sicilia e il mar Jonio, consentendo al freddo più intenso di arrivare all’estremo Sud, con nevicate in pianura persino su Tunisia e Algeria (vedi mappa accanto) già dalla serata di martedì 30.

Freddo eccezionale quindi al centro/sud, con punte di -20°C nelle zone interne dell’Appennino centrale e di -15°C in quello meridionale, piombando fino ad oltre 12°C al di sotto rispetto alle medie del periodo. Ma anche forte maltempo e tanta neve, proprio tra martedì, mercoledì e la mattinata di giovedì 1 gennaio, prima del miglioramento che riporterà il bel tempo con un netto rialzo delle temperature nei primi giorni del 2015. La neve cadrà abbondante fin sulle coste di tutte le Regioni Adriatiche, dalla Romagna al Salento, proprio tra martedì e mercoledì, con accumuli abbondanti in modo particolare su Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, in modo particolare nelle zone esposte ai venti di nord/est. Nevicate anche in Umbria e, per “sconfinamento Appenninico”, nelle zone interne di Toscana, Lazio e Campania. Neve fin sulle coste anche nella Sardegna orientale, in modo particolare su Olbia e nella sua provincia.

All’estremo Sud la previsione è più complicata, perchè Calabria e Sicilia sono le due Regioni più vicine al centro di bassa pressione e possono cambiare poche decine di chilometri per ribaltare la situazione previsionale. Sicuramente tra mercoledì 31 e giovedì 1 il minimo transiterà proprio su Calabria e Sicilia, alimentando forte maltempo su entrambe le Regioni e, secondo gli ultimi aggiornamenti, soprattutto in Sicilia e nella Calabria meridionale. Anche qui inizialmente la quota neve sarà molto bassa, probabilmente persino in pianura. Palermo e Trapani le città più favorite dalla possibilità di vedere la neve. In un secondo momento, invece, la vicinanza del minimo farà aumentare di qualche grado la temperatura su tutte le zone joniche, e nel “clou” dei fenomeni di maltempo, nella notte di San Silvestro, la quota neve lieviterà fino ai 400 metri di quota nella Sicilia sud/orientale, fino ai 200 metri di quota nella Calabria jonica centro/meridionale, e fino ai 100 metri di quota sulla Calabria jonica settentrionale e sul Salento. Gli accumuli saranno particolarmente significativi fino a quote molto basse; oltre a Trapani e Palermo, anche Messina, Reggio Calabria, Catania, Vibo Valentia, Catanzaro, Crotone, Ragusa, Caltanissetta e Siracusa rischiano di vedere la neve. Gli accumuli in queste città sono sempre molto difficili, ma non sono da escludere soprattutto a Caltanissetta, Catanzaro e Vibo. Invece Cosenza ed Enna non dovrebbero avere problemi nel vedere la neve con accumulo, anche abbondante (soprattutto Enna rischia una storica nevicata eccezionale).

Questi sono gli aggiornamenti odierni. Per sciogliere definitivamente la prognosi è bene attendere domani; poi parola al nowcasting per monitorare insieme su MeteoWeb uno degli eventi di freddo e neve più significativi degli ultimi decenni, che potrebbe avere effetti epocali in termini di neve al Sud.

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