L’atteggiamento verso i cambiamenti climatici dipende dal senso di appartenenza delle persone al pianeta: a dirlo e’ la ricerca condotta dalla University of Exeter, secondo cui le persone che hanno un senso del luogo piu’ forte a livello globale che nazionale sono maggiormente propense ad accettare che i cambiamenti climatici sono causati dalla mano dell’uomo. Lo studio, pubblicato su Global Environmental Change, e’ stato condotto in Australia. Secondo i risultati, inoltre, gli individui che hanno un senso di attaccamento piu’ marcato a livello globale che nazionale sono maggiormente portati a percepire i cambiamenti climatici come un’opportunita’ piu’ che come una minaccia, per esempio tenendo in considerazione l’impatto economico positivo che viene dalle risposte ai cambiamenti climatici e la potenzialita’ di costruire un senso della comunita’ piu’ forte a livello globale. Secondo la ricerca, questi individui sono in maggioranza donne, giovani, tendenzialmente elettori dei Verdi e si identificano come non praticanti di alcuna religione. “I risultati di questo studio – ha dichiarato Patrick Devine-Wright della University of Exeter – suggeriscono che l’attaccamento al posto locale non e’ strettamente legato all’opinione verso i cambiamenti climatici. Piuttosto e’ l’interazione tra i livelli nazionali e globali ad essere significativo”.