Studiare i gemelli per capire come geni e ambiente interagiscano tra loro e possano influire nello sviluppo di psicosi e depressione in bambini, adolescenti e giovani adulti: e’ questo l’obiettivo dello ‘Studio di prevenzione degli episodi depressivi e psicotici: dall’interazione gene-ambiente alla fenomenologia’ avviato dall’Istituto superiore di sanita’ (Iss) per arrivare ad una diagnosi precoce di queste malattie gia’ nell’infanzia. Per questo motivo il Registro Nazionale Gemelli sta effettuando un vasto reclutamento di gemelli nel Friuli Venezia Giulia, che poi proseguira’ in Lombardia. Come spiega l’ente in una nota, il progetto, finanziato dal Ministero della Salute, vede la collaborazione dell’Universita’ di Udine, degli Irccs Eugenio Medea del Friuli-Venezia Giulia, del Veneto e di Bosisio Parini (Lecco), e degli ospedali San Raffaele e Niguarda di Milano. Proprio in questi giorni dunque, i gemelli riceveranno per posta al loro domicilio una serie di questionari su caratteristiche psicologiche ed eventi di vita potenzialmente avversi. In base alle riposte fornite, alcune coppie di gemelli saranno invitate a sottoporsi a successive indagini di laboratorio, tra cui una risonanza magnetica cerebrale e una serie di valutazioni cliniche, genetiche ed immunologiche presso l’universita’ di Udine. L’obiettivo e’ quello di identificare specifiche caratteristiche che potranno essere utilizzate, in futuro, come marcatori per l’identificazione, la diagnosi e il trattamento precoce dei soggetti ad alto rischio clinico di psicosi o depressione. I risultati di questo studio getteranno le basi per organizzare, per la prima volta in Italia, un programma di prevenzione delle psicosi e della depressione nei bambini e negli adolescenti.