Le cause di morte piu’ frequenti in Italia sono le malattie ischemiche del cuore (75.098 casi), le malattie cerebrovascolari (61.255) e altre malattie del cuore (48.384). I tumori maligni figurano tra le principali cause di morte. Tra questi, con 33.538 decessi quelli che colpiscono trachea, bronchi e polmoni sono la quarta causa di morte in assoluto e la seconda negli uomini. E’ quanto emerge dal report dell’Istat sulle principali cause di morte in Italia. Nel 2012, rileva l’Istituto di ricerca, vi sono stati in Italia 613.520 decessi con un tasso standardizzato di mortalita’ di 92,2 individui per diecimila residenti. La tendenza recente e’ caratterizzata da una riduzione dei tassi (-6% rispetto al 2007), ma da un aumento del numero dei decessi (+7%) per effetto dell’invecchiamento della popolazione. Quindici sono le cause principali di morte che spiegano il 65% del totale dei decessi avvenuti nel 2012. Nella graduatoria, dopo le malattie ischemiche del cuore (poco piu’ del 12% del totale), seguono in seconda e terza posizione altre malattie del sistema circolatorio: rispettivamente quelle cerebrovascolari (61.255 morti, pari al 10% del totale) e le altre malattie del cuore (48.384 morti, pari all’8%); quest’ultima categoria comprende malattie cardiache non di origine ischemica. I tumori maligni di trachea, bronchi e polmone rappresentano la causa di morte oncologica piu’ frequente e la quarta causa in assoluto per numero di decessi (33.538, pari a circa il 6% del totale). A seguire, in quinta posizione, si posiziona un altro gruppo di cause appartenenti all’ampio settore dei disturbi circolatori, le malattie di origine ipertensiva che hanno provocato 31.247 decessi (5% del totale). Confrontando i dati del 2012 con quelli del 2007, per le prime cinque posizioni della graduatoria si confermano le stesse cause di cinque anni prima, sebbene in alcuni casi il peso percentuale rispetto al totale dei decessi sia variato, con una diminuzione soprattutto per malattie ischemiche del cuore (da 13% al 12%) e malattie cerebrovascolari (da 11% a 10%), e un aumento per malattie ipertensive (dal 4% al 5%). Va infine sottolineato che le graduatorie dei tassi rispecchiano quelle ottenute sulla base del numero dei decessi, a conferma della rilevanza che le cause individuate hanno sullo scenario di mortalita’ del Paese. E’ chiaramente visibile dalla graduatoria che la mortalita’ per demenza e malattia di Alzheimer, sesta causa di morte con 26.559 decessi (poco piu’ del 4% del totale) e’ molto cresciuta dal 2007 al 2012, passando dal nono posto in graduatoria al sesto. Cio’ e’ anche conseguenza del progressivo processo di invecchiamento in atto da tempo nel nostro Paese. Le malattie croniche delle basse vie respiratorie (21.841 decessi) e il diabete mellito (21.536) (entrambi i gruppi con percentuale sul totale decessi poco inferiore al 4%), occupano rispettivamente la settima e l’ottava posizione in graduatoria, un gradino piu’ in basso rispetto al 2007. Tra le restanti cause, che compongono la graduatoria delle prime 15, si trovano ben cinque sedi di tumore maligno. Oltre al tumore maligno al seno (decima posizione, 12.137 decessi, pari al 2%), che caratterizza prevalentemente il profilo di mortalita’ femminile, quattro sedi di tumore sono relative all’apparato digerente: colon-retto (nona posizione, 19.202 decessi pari al 3% del totale), pancreas (undicesima posizione, 10.722 decessi, 2%), fegato e dotti biliari intraepatici (dodicesima, 10.116, 2%), stomaco (quattordicesima, 10.000, 2%). Tra le sedi di tumore, rispetto al 2007, scende soprattutto quella che interessa lo stomaco (dall’undicesima alla quattordicesima), mentre i tumori maligni del pancreas e quelli del fegato salgono entrambi di una posizione. Completano la lista due gruppi di cause la cui rilevanza appare in ascesa nel tempo: le malattie del rene e dell’uretere (10.112 decessi, 2% del totale) che passano dal quattordicesimo posto nel 2007 al tredicesimo nel 2012, ed influenza e polmonite (9.734 decessi, 2% del totale) che salgono dal diciottesimo al quindicesimo.