Spazio: dai lanciatori a Marte, l’Europa decide il suo futuro

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lancioL’Europa dello spazio decide il suo futuro. Si apre oggi a Lussemburgo la conferenza che riunisce i ministri della Ricerca dei 20 Paesi dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e sul tavolo ci sono decisioni fondamentali, come il via al nuovo lanciatore europeo Ariane 6 e le future missioni europee su Marte. Sono temi di grande interesse per l’Italia, rappresentata dal ministro per l’Istruzione, l’Universita’ e la Ricerca, Stefania Giannini, e dal presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Asi), Roberto Battiston. I motori dell’Ariane 6 derivano infatti da quelli progettati e costruiti nel nostro Paese, dalla Avio, per il lanciatore Vega. Un’intesa di massima sul via libera all’Ariane 6 era stata raggiunta in novembre, nell’incontro preparatorio della ministeriale. Parla italiano anche la missione ExoMars, che vede l’Italia fra i promotori e i cui veicoli sono in parte costruiti a Torino dalla Thales Alenia Space (Thales-Finmeccanica). In generale sono tre le risoluzioni che si attendono in serata. La prima riguarda l’accesso europeo allo spazio con l’Ariane 6 (in due configurazioni, per carichi medi e pesanti, a partire dal 2020) e la nuova versione di Vega, Vega-C, per carichi leggeri. Il finanziamento e’ di 3,8 miliardi. La seconda risoluzione definisce la strategia dell’esplorazione spaziale. Getta quindi le basi per le future missioni nell’orbita bassa, con un programma di spesa per la Stazione Spaziale di 820 milioni fino al 2017. Sul tavolo anche lo sviluppo, con la Nasa, del veicolo per trasporto di uomini derivato dalla navetta automatica europea Atv (820 milioni). Si comincera’ poi a discutere del contributo a due missioni russe sulla Luna (Luna-Resource Lander prevista nel 2019 e Lunar Polar Sample Return del 2010), ma la decisione definitiva ci sara’ solo nel 2016. Per Marte, oltre alle missioni ExoMars del 2016 e del 2018 si cominceranno a considerare programmi futuri di esplorazione robotica. La terza risoluzione riguarda l’evoluzione dell’Esa, in particolare alla luce dei rapporti sempre piu’ stretti con l’Unione Europea, specialmente dopo l’avvio del sistema di navigazione satellitare Galileo e del programma di osservazione della Terra Copernicus.

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