Siamo due ricercatori del Centro Ufologico Mediterraneo o C.UFO.M. e cioè il dr. Angelo Carannante Presidente, e l’ing. Ennio Piccaluga Presidente Onorario, e ci preme svelare quella che a nostro avviso potrebbe essere la verità su cosa abbia visto l’astronauta italiana Cristoforetti. Tutto il nostro rispetto per lei e la squadra al lavoro sulla ISS. Non possiamo però fare a meno di esternare tutti i nostri dubbi sulla frettolosa spiegazione che ha dato del suo avvistamento ufo. Un’astronauta superallenata come tutti gli esseri umani che vanno nello spazio, si è fatta “confondere” da un banale riflesso “…sugli enormi pannelli solari… inondati da una fiammata di luce arancione, vivida, calda e quasi aliena…”? Vero è che la spiegazione più semplice è sempre quella più probabile secondo il principio metodologico del rasoio di Occam. Anche i sottoscritti hanno guardato più volte le immagini e con l’aiuto dell’analista C.UFO.M. Angelo Maggioni abbiamo constatato che non è proprio scontato che la nostra cosmonauta abbia effettivamente visto qualcosa di convenzionale. Non dimentichiamo che da sempre si tenta di mettere la sordina agli astronauti tentando sempre e comunque di far passare una spiegazione convenzionale anche quando questa manchi o quantomeno sia difficile da configurare. L’elenco degli astronauti che hanno visto degli ufo nello spazio è molto lungo, oserei dire impressionante, per cui non si può eliminare in partenza, come sistematicamente purtroppo si fa, tale ipotesi che ha dignità pari se non superiore alle altre possibilità. Non dimentichiamo inoltre che, e questo è assodato, nelle missioni spaziali è d’uso riferirsi agli ufo con delle parole in codice. Perché? Lo capiscono anche i bambini. Ma allora Samantha ha visto veramente un ufo? Forse è quello che ha pensato Samantha durante la manovra di aggancio della missione Futura… o forse no? Difficile dare una spiegazione che sia abbastanza soddisfacente avendo in mano solo un breve momento del passaggio di uno strano oggetto. Occorrerebbero riprese da altre angolazioni ed ulteriori dati per stabilire la natura dello strano intruso. Tuttavia, crediamo sia utile analizzare i fatti. Samantha, membro italiano della missione Futura, mentre è intenta nelle manovre di aggancio alla ISS fa un’esclamazione di stupore nell’osservare qualcosa di strano fuori nello spazio. La stessa astronauta dichiarerà che la luce del sole riflessa sui pannelli è aliena ….di un color arancione affascinante. Il nostro sospetto su cosa abbia effettivamente visto “là fuori”, nasce proprio dall’uso da parte sua della parola “aliena”. Perché? Evidentemente il suo pensiero deve essere corso proprio ad un qualcosa che volava lì fuori e che non ha saputo spiegare. Dalla traduzione che si legge in rete dei colloqui intercorsi in quei frangenti, si ricava che l’operatore, dall’altro capo della comunicazione, le suggerisce di stare calma, quasi a dire”…sappiamo cos’è”! Anche il comandante che si trova a bordo assieme a Samantha non sembra avere reazioni significative, come mai? Forse perché più avvezzo alle “strane cose” che volano nello spazio? Ma cosa effettivamente avrebbe visto Samantha che poi, passato il momento di sconcerto “si allinea” invocando un banale riflesso? Si potrebbe dire che quello avvistato sia un detrito spaziale, ma allora perchè lei dovrebbe stupirsi e agitarsi così tanto? I detriti spaziali certamente non suscitano meraviglia. Forse era un pezzo di ghiaccio che si era staccato? Ma anche qui ci chiediamo: perchè stupirsi? Che Samantha abbia visto un pezzo di ghiaccio o un riflesso, o piuttosto qualcos’altro non proprio…terrestre? Ma come detto, ogni ipotesi è valida! Anche quella di un oggetto volante non identificato, per l’appunto un ufo! La possibilità spiegherebbe l’esagerata reazione dell’astronauta. Possibile che con tutti i duri e severi “test” della serie “uno su mille ce la fa”, la nostra astronauta si sia lasciata ingannare da un banale detrito o riflesso? Stentiamo a crederci anche perché di riflessi nello spazio se ne vedono a bizzeffe. Infatti quello che ci lascia perplessi è la reazione dell’astronauta che, fino a prova contraria, è ben preparata sia fisicamente che psicologicamente per affrontare al meglio le missioni spaziali. Dunque lei, come altri, vengono informati di ogni cosa e preparati a possibili criticità che possono verificarsi lassù nello spazio. Ovviamente la nostra analisi non può essere che parziale, perché occorrerebbero ulteriori dati quali, ad esempio e solo a titolo esemplificativo e non esaustivo, la velocità di un detrito nello spazio, la sua grandezza e magari, perché no, osservare cosa accade posizionando la ISS con la stessa identica angolazione rispetto al sole per escludere se non altro l’ipotesi riflesso. Ma vuoi che l’ESA si metta a perdere tempo con gli ufo? Non scherziamo! Il C.UFO.M., grazie principalmente alla competenza di Angelo Maggioni, nostro esperto in analisi delle immagini, ha analizzato i video in rete. Non siamo affatto convinti che si tratti di un qualcosa di convenzionale. Alla luce di esse e di quanto detto qui, non escludiamo infatti che possa essere transitato un vero e proprio ufo nei pressi della ISS.
Spazio: Samantha Cristoforetti ha visto un UFO [FOTO]
MeteoWeb