Sei cadaveri di tartarughe marine della specie Caretta caretta, di dimensioni variabili fra i 35 e i 60 cm, sono stati trovati dalla Guardia Costiera di Cervia intrappolati in una rete abbandonata a un centinaio di metri da riva. Lo rende noto Sauro Pari, presidente Fondazione Cetacea onlus. “La rete, evidentemente una rete da posta calata al largo – spiega Pari – si era attorcigliata agli arti, al collo, aveva strozzato le tartarughe – almeno due su sei – e non c’era stato piu’ nulla da fare. Le reti da posta sono spesso lunghe chilometri e chilometri, si arriva anche a 50 km, sono fatte di filo finissimo ma molto resistente, colorate di un colore azzurro/verde per mimetizzarsi meglio nell’acqua, catturano il pesce di passaggio ma anche tartarughe e delfini. Molte di queste reti vengono calate abusivamente e di conseguenza la Guardia Costiera le sequestra”. “Da un paio d’anni la mortalita’ delle Caretta in Adriatico – sottolinea Pari – e’ aumentata, anzi, quasi raddoppiata. Occorre capire se e quanto possa influire su questo disastro questo tipo di pesca”.