Tumori: scoperte cellule attive contro la metastasi del melanoma

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MelanomaUn potente strumento nella lotta ai tumori potrebbe provenire dai nostri stessi linfonodi. E’ questo il risultato di uno studio internazionale pubblicato su Nature Communications e coordinato da Ennio Carbone, dell’Universita’ “Magna Grecia” di Catanzaro, a cui hanno dato un contributo anche i ricercatori della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano guidati da Andrea Anichini. “L’infiltrazione dei linfonodi da parte delle cellule del melanoma e’ una fase cruciale nella progressione della malattia” spiega Anichini, direttore della Struttura Semplice Dipartimentale di Immunobiologia dei Tumori Umani all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, “il lavoro dimostra che nel microambiente del linfonodo stesso si liberano sostanze, dette interleuchine e chemochine, capaci di attivare una particolare ed efficace risposta del sistema immunitario”. “Il ruolo di queste cellule nella risposta del sistema immunitario ai tumori e’ sempre stato elusivo. Sapevamo che nel sangue svolgono un ruolo di ‘prima barriera’ contro la diffusione nell’organismo delle cellule tumorali, ma la loro precisa funzione a livello dei linfonodi invasi dalle cellule neoplastiche era finora scarsamente compresa”. Lo studio ha dimostrato che nei linfonodi infiltrati dalle metastasi di melanoma esiste una specifica popolazione di cellule con una forte capacita’ di riconoscere e uccidere le cellule tumorali. “Questo studio collaborativo tra diversi gruppi italiani ed esteri ha rivelato un fitto scambio di comunicazioni tra l’ambiente in cui le cellule tumorali metastatiche si vanno a impiantare e le cellule del sistema immunitario” concludono i ricercatori. “Conoscere i termini di questo discorso puo’ aiutarci a mettere a punto nuove strategie terapeutiche per combattere lo sviluppo e la diffusione del melanoma”, commenta Mario Santinami, direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale ad Indirizzo Oncologico 4, che ha partecipato allo studio. Un possibile sviluppo futuro di questa ricerca potrebbe essere basato sull’isolamento ed espansione in laboratorio di queste cellule, prelevate dai linfonodi, e la loro reinfusione nell’organismo, in modo da potenziare la risposta contro la malattia. Per la realizzazione dello studio e’ stato cruciale il ruolo dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), che ha supportato i laboratori italiani coinvolti nella ricerca.

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