Violenti temporali con potenti “downbursts” flagellano il Brasile meridionale e il nord dell’Uruguay, registrate raffiche di vento fino a 120 km/h

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Una violenta ondata di maltempo, associata al passaggio di un intenso sistema frontale seguito da aria più fredda di tipo polare marittimo, ha duramente flagellato il sud del Brasile, in particolare lo stato del Rio Grande do Sul, e il nord dell’Uruguay, dove si sono verificati violenti temporali, accompagnati da venti molto forti, scariche elettriche e nubifragi. I forti temporali sono stati resi ancora più violenti dalle fortissime raffiche di vento che li accompagnavano, legati ai “downbursts” delle singole “Celle temporalesche”. I “downbursts” corrispondono ad una colonna d’aria in rapida discesa che però incontra la superficie del suolo perpendicolarmente tendendo poi ad espandersi orizzontalmente (divergenza) in tutte le direzioni. Sono all’origine dei violenti colpi di vento che molto spesso accompagnato il passaggio di un intenso fronte temporalesco, specie durante il periodo primaverile ed estivo.

41fa8642ced0667edcecc8bc590db51d_article430bwEssi si formano a seguito dell’intenso scompenso che si crea all’interno del temporale, sia una Cella singola o un complesso sistema Multicellulare (quest’ultimo è il caso odierno), fra “Updraft” (forte corrente ascendente che alimenta il cumulonembo) e “Downdraft” (forte corrente discendente che si localizza nell’area delle precipitazioni) e nella maggioranza dai casi sorgono da nubi cariche di pioggia e forti rovesci, la cui temperatura è più bassa rispetto all’ambiente circostante. S’innesca cosi un “gradiente termico” che fa aumentare la pressione nella nube temporalesca, causando un conseguente “gradiente barico” fra la zona temporalesca e le aree circostanti, molto più calde. Tale differenza barica genera un intenso e turbolento flusso d’aria verso l’esterno che serve a bilanciare la pressione. In genere, in presenza di fortissimi “Updrafts” (correnti ascensionali all’interno dei cumulonembi) l’aria trasportata dalle corrente ascensionali riesce a raggiungere la parte sommitale del cumulonembo (l’incudine), ghiacciandosi e divenendo molto più pesante e gelida rispetto le masse d’aria circostanti. Si forma cosi una sacca d’aria molto fredda e pesante che con il supporto della forza gravitazionale tende a ridiscendere molto rapidamente verso la base del cumulonembo impattando col suolo tramite le precipitazioni.

Una volta raggiunto il terreno le forti raffiche di vento originate divergono dal punto di impatto determinando delle forti e alle volte violente raffiche di vento con velocità e direzione mutevole a seconda delle zone. Solitamente, proprio all’inizio dell’estate australe, gli stati del Brasile meridionale, l’Uruguay e il nord dell’Argentina possono essere interessati da violente sferzate temporale che accompagnano il transito dei fronti freddi che risalgono l’Argentina, ancor prima di sfociare sull’Atlantico meridionale. Questi fronti freddi si muovono verso nord-est, spingendosi fin verso l’Uruguay e gli stati del Brasile meridionale, dove l’aria fredda d’origine polare tende ad interagire o a scontrarsi con le masse d’aria molto più calde, in discesa da NO e Nord, dagli altopiani interni del Brasile o dall’arida regione del Chaco. Lungo la linea di convergenza fra l’aria fredda, di origini sub-antartiche, che risale da SO, e le masse d’aria sub-tropicali molto più calde in discesa da NO e Nord, si sviluppano vivaci fronti temporaleschi o sistemi convettivi a mesoscala, in grado di dare la stura a forti temporali, con annessi rovesci di pioggia, attività elettrica, grandinate, impetuosi “downbursts” nelle “Celle temporalesche” più intense.

Nei casi più estremi, in cui il “Wind Shear verticale” è altamente positivo a causa del passaggio del ramo principale del “Jet Stream” (a 250 hpa), si può creare l’ambiente adatto alla nascita di grandi trombe d’aria o tornado che possono apportare danni ingenti, come quello che qualche anno fa ha colpito l’area di Buenos Aires. I forti temporali che hanno accompagnato il transito del fronte freddo, tra il Brasile meridionale e l’Uruguay settentrionale, hanno colpito la città brasiliana di Santana do Livramento, nello stato del Rio Grande do Sul, dove si è generato un “sistema temporalesco multicellulare” che ha originato dei fenomeni precipitativi molto intensi, con forti rovesci, grandinate e colpi di vento che hanno preceduto il calo termico e l’ingresso dei venti meridionali.

Inoltre l’avvento dell’aria fredda da SO nei bassi strati ha rapidamente scalzato verso l’alto, in modo molto turbolento, l’aria più calda e umida preesistente prima dell’arrivo del fronte freddo, favorendo l’attivazione di forti moti convettivi che hanno rigenerato nuove e giovani “Cellule temporalesche” lungo la zona di convergenza. Durante l’avanzata verso nord-est del fronte freddo, altri violenti temporali, caratterizzato da intensa attività elettrica, rovesci di pioggia molto forti e furiose raffiche di vento da Ovest che hanno raggiunto i 100-120 km/h, hanno investito in pieno il settore più meridionale del Rio Grande do Sul, che si è trovata in mezzo alla linea di convergenza fra le opposte masse d’aria. Nelle prossime ore il grosso dei temporali dovrebbe interessare la parte settentrionale e centrale dell’Uruguay, con forti rovesci e fenomeni temporaleschi, localmente anche molto intensi, e con occasionali grandinate e forti colpi di vento. Solo da domani il tempo andrà rapidamente a migliorare fra Brasile meridionale e Uruguay, grazie all’allontanamento dell’intenso sistema frontale verso l’Atlantico meridionale che favorirà l’avvento, da ovest, di ampie schiarite e spazi soleggiati, con l’afflusso di masse d’aria più fresche e stabili.

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