La fabbrica dell’Asia Pulp and Paper di Sumatra ha lanciato un’importante campagna chiamata “deforestazione zero”, con l’intento di diminuire lo sfruttamento delle foreste nelle quali si trovano i propri stabilimenti, ed avviare programmi di tutela e conservazione del patrimonio naturale. L’App di Sumatra, fino a a pochi anni fa era protagonista di infinite vicende, presente sul banco degli imputati nel processo globale contro chi contribuisce a deturpare il pianeta dal un punto di vista ambientale. Questo perché la fabbrica operava proprio nella zona di fitte distese di piantagioni di eucalipto e di acacia dove vivono le ultime tigri di Sumatra, vi è dunque una concentrazione straordinaria di biodiversità. La fabbrica circa un anno e mezzo fa ha deciso di “convertirsi” annunciando al mondo di aver sospeso completamente qualunque operazione di deforestazione connessa a tutti i suoi fornitori indonesiani e di aver incaricato esperti per valutare quali aree appartenenti alle proprie concessioni saranno destinate alla conservazione.
A seguito di questa conversione, la stessa Greenpeace, da sempre spietata e poco magnanina nei confronti delle grandi multinazionali senza scrupoli ha sospeso tutte le iniziative contro l’ App, ma solo dopo aver monitorato l’andamento in termini di rispetto della natura cui la fabbrica si era impegnata a portare avanti, monitoraggio realizzato da un responsabile Greenpeace inviato proprio sul posto. I manager dell’azienda si dicono soddisfatti dei risultati positivi che stanno ottenendo dalla loro Forest Conservation Policy. Si stanno portando avanti attività di assessment, innovative per individuare le aree ad alto stoccaggio di carbonio (HCS – High Carbon Stock) e ad alto valore di conservazione (HCV – High Conservation Value) da destinare a tutela permanente. L’azienda sta inoltre lavorando nella riorganizzazione del proprio processo produttivo in modo che ogni singola operazione in queste aree sia gestita secondo le migliori prassi. Proseguendo lungo la filiera produttiva, si osserva inoltre che ogni singola cartiera si sta adeguando al nuovo modo di lavorare “Green”. Gli effetti positivi della Forest Conservation policy, secondo i manager, sono osservabili non solo per l’ambiente nel quale la filiera produttiva opera, ma anche sull’ immagine dell’azienda e della sua reputazione sul mercato, agli occhi dei potenziale clienti e per tutti gli stakeholders appartenenti al loro circuito. Questo perché la tematica della sostenibilità oggigiorno è un tasto molto delicato e rilevante e tocca la sensibilità della gran parte dei consumatori. Ciò dunque comporta benefici non solo in ambito ambientale e sostenibile per la salvaguardia del pianeta, ma comporterà nel medio e lungo periodo dei riscontri positivi anche in termini di crescita e sviluppo aziendale.