Il consumo di alimenti integrali riduce il rischio di morte

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Da alcuni studi è stato evidenziato come le persone che consumano per la maggior parte della propria vita prodotti integrali migliorano la funzionalità del loro sistema cardiovascolare e dunque si riduce il rischio mortalità

pane_integrale_defMangiare cereali integrali fa bene. Ma non solo perché è un alimento che fa parte della stra grande maggioranze di diete, che consigliano di consumare pane “nero” perché ha un apporto calorico minore in quanto la sua composizione grezza andrebbe meglio ad assorbire i carboidrati per una loro migliore metabolismo più accellerato. Ciò vuol dire che se accompagno il pasto al pane integrale, si digerisce meglio e dunque l’organismo né godrà anche in termini di peso forma. Ma da due studi, uno realizzato  sulla popolazione femminile (il Nurses Health Study, che comprendeva oltre 74mila donne) e uno su quella maschile (l’Health Professionals Follow-up study su quasi 44 mila uomini) è stato provato come consumare cereali integrali  riduca il rischio di mortalità precoce.

fibreCome è spiegabile ciò? I cerali integrali vanno ad agire direttamente nel sistema circolatorio mantenendone la buona struttura, ciò dunque comporta di riflesso una riduzione di rischio per le malattie cardiovascolari e dunque di mortalità legata a queste patologie. Nel corso dei due studi, partiti verso la metà degli anni Ottanta e conclusi nel 2010, sono stati registrati 26.920 decessi tra i partecipanti, tutti sani al momento del reclutamento. Presi in considerazione fattori che influenzano il rischio di morte, come l’età, il fumo e l’indice di massa corporea, è risultata chiara la stretta correlazione tra un maggiore consumo di cereali integrali e una minore mortalità. Nello specifico il monitoraggio dei volontari dell’esperimento ha messo in evidenza che a ogni porzione (pari a 28 grammi al giorno) di cereali integrali corrispondeva una mortalità più bassa del 5% e una mortalità dovuta nello specifico a malattie cardiovascolari del 9%.

fibre1Gli studiosi hanno pubblicato i risultati a cui sono pervenuti sulla rivista medica Jama Internal Medicine ed hanno dichiarato che “questi risultati forniscono ulteriore sostegno alle attuali linee guida nutrizionali che raccomandano di aumentare il consumo di cereali integrali per favorire la prevenzione primaria e secondaria delle malattie croniche e forniscono prove interessanti che una dieta arricchita di cereali integrali può contribuire ad allungare l’aspettativa di vita”. Il consumo di prodotti integrali da sempre sono stati raccomandati dai nutrizionisti come alimento onnipresente all’interno delle nostre diete. Questo in relazione al fatto che non solo la loro composizione grezza permette una digestione migliore ma anche perché la ricetta è più sincera. Di fatti, la farina 00 presenta una struttura più complessa perché raffinata oltremodo, andando a rendere più complessa la digestione. La semplicità della poca lavorazione delle farine integrali o anche di grano duro tendono dunque ad essere più sincere. E come si sa, a tavola, le cose meno lavorate e più semplici hanno la meglio per il benessere del nostro organismo. La scoperta sulla riduzione di patologie cardiovascolari se durante la vita si consumano più fibre e prodotti integrali è una consapevolezza in più che si va ad aggiungere ai benefici già conosciuti che questi alimenti apportano.

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