Dentifrici: alcuni conterrebbero additivi chimici tossici per la nostra salute

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Ecco di seguito alcuni degli ingredienti più dannosi

Ecco la maggior parte degli ingredienti che possiamo trovare nei più comuni dentifrici:

 Il PEG-32: è un legante di elementi che per natura si separano come olio e acqua. 32 ne caratterizza la struttura molecolare (32 moli di ossido di etilene).

I Polietilenglicoli (PEG)     sono una classe di composti presenti nella maggior parte dei prodotti cosmetici in commercio; sono prodotti sintetici con elevati effetti tossici oltre che altamente inquinanti perché derivano dal petrolio.

 Il Triclosan: presente sul mercato da più di 30 anni nasceva come disinfettante soprattutto in ambito chirurgico che l’EPA (Agenzia per la Protezione Ambientale americana) classifica come un pesticida, sostanza tossica per l’uomo e inquinante per l’ambiente. In base alla sua struttura molecolare esso si avvicina ad alcune tra le sostanze più tossiche in assoluto come le diossine. Il contatto di saponi o dentifrici al Triclosan con l’acqua del rubinetto arricchita di cloro espone a pericolo e un recente studio ha infatti dimostrato che le molecole di cloro reagiscono con il Triclosan  e generano cloroformio, sostanza molto tossica per il fegato, i reni e il sistema nervoso centrale.Se si pensa che a detta delle principali aziende produttrici di dentifrici, l’efficacia degli stessi dura fino a 12 ore, siffatta durata permette l’assorbimento di questa sostanza da parte delle mucose, soprattutto nei tessuti adiposi.Un’analisi condotta in Svezia nel 2002 ha denunciato effetti nocivi di una certa gravità: le diossine contenute nel Triclosan possono indebolire il sistema immunitario.

Sodium Fluorite: fluoruro di sodio, Il Dr. Charles Gordon Heyd, Ex Presidente dell’American Medical Association (AMA) ha dichiarato che “Il fluoruro è un veleno corrosivo che produce seri effetti su largo spettro”. Secondo il Dr. William Marcus, Senior Toxicologist presso la E.P.A. (l’agenzia governativa ambientale statunitense), “L’E.P.A. deve agire immediatamente per proteggere i cittadini, non solo sulla base dei dati sul cancro, ma sull’evidenza delle fratture alle ossa, artriti, mutagenesi e altri effetti”.

L’associazione statunitense Environmental Working Group (EWG) riporta diversi studi che mostrano come il fluoruro di sodio sia legato al cancro, a disturbi nervosi e al cervello, tossicità muscoscheletrica. Infatti i dentifrici contenenti tra lo 0,1% e lo 0,15% di fluoruro devono riportare obbligatoriamente dicitura “Controindicato nei bambini” in etichetta.

Nello specifico il decreto afferma: “Per i dentifrici contenenti tra lo 0,1 e lo 0,15% di fluoruro, qualora non rechino già sull’etichetta l’indicazione che sono controindicati per i bambini (ovvero che possono essere usati soltanto da persone adulte), è d’obbligo la seguente etichettatura: “Bambini fino a 6 anni: utilizzare una piccola quantità di dentifricio sotto la supervisione di un adulto per ridurre al minimo l’ingerimento. In caso di assunzione di fluoruro da altre fonti consultare il dentista o il medico”.

Il fluoruro di sodio è un ingrediente comune dei veleni per topi e scarafaggi, degli anestetici, dei farmaci psichiatrici e ipnotici e del gas nervino. È uno degli ingredienti base del Prozac. Prove scientifiche indipendenti hanno rivelato che il fluoruro causa vari disturbi mentali e rende le persone stupide, docili e sottomesse.

Con ciò non si vogliono creare inutili allarmismi, ma uno spunto di analisi ed approfondimento per chi voglia vederci chiaro sull’utilizzo di prodotti che da tempo fanno parte della nostra quotidianità.

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