I livelli di glicemia si potranno controllare attraverso un sottile dispositivo cutaneo
I ricercatori dell’Università di San Diego (USA) hanno pensato ad un metodo non invasivo per misurare la glicemia creando un dispositivo che permette di quantificare il glucosio presente nei fluidi sotto la pelle.
Il dispositivo si applica come un cerotto su un braccio e rievoca una sorta di tatuaggio temporaneo che permette di abbellire la pelle attraverso dei trasferelli di carta.
I risultati della ricerca sono stati pubblicata sulla rivista Analytical Chemistry con il titolo di “Tattoo-Based Noninvasive Glucose Monitoring: A Proof-of-Concept Study“.
Il dispositivo è in grado di generare una corrente impercettibile che è in grado di attirare a sé gli ioni di sodio presenti nel fluido tra una cellula e l’altra. Proprio questi ioni di sodio si occupano del trasporto del glucosio.
Un notevole passo in avanti impensato fino a pochi anni fa, che apre le porte a nuove possibilità, come monitorare altre malattie, ad esempio quelle renali.
I costi di questa scoperta sarebbero poi assolutamente contenuti, permettendo a tutti di accedervi.
Si ipotizza, addirittura la possibilità di comunicazione delle analisi via bluetooth direttamente al medico curante, con notevole risparmio di tempo e soprattutto denaro.