I semi sono i migliori alleati della nostra salute ma il mercato non ci informa a sufficienza
Il mercato preferisce, per evidenti ragioni legate al business, propinarci prodotti chimici e molto costosi piuttosto che renderci edotti dell’efficacia di risorse offerte dalla natura.
I semi di Chia, ottenuti dalla salvia hispanica contengono omega 3 (acido alfa linolenico) e un perfetto equilibrio con gli omega 6 (acido linoleico).
Il loro consumo apporta acidi grassi essenziali quali EPA e DHA presenti nelle membrane cellulari e responsabili della loro integrità, coadiuvando l’attività cardiaca, cerebrale, sanguigna, metabolica, lipidica e riducendo inoltre i trigliceridi ed il colesterolo.
Secondo uno studio pubblicato dal New England Journal of Medicine, esiste una correlazione tra il consumo di pinoli, anacardi, germogli di rucola e lino e la riduzione del rischio di mortalità per patologie cardiache.
I semi sono ricchi di antiossidanti che permettono di prevenire le patologie cronico-degenerative soprattutto neuro-degenerative.
100 grammi di semi di Chia hanno un ORAC (unità di misura della capacità antiossidante di un alimento) pari a 8.200.
100 grammi di prugne nere hanno 5440 ORAC e 100 g di mirtilli circa 2400 ORAC.
Il miglior modo di consumarli consiste nel tritarli minuziosamente ingerendoli subito dopo (in quanto potrebbero irritare la mucosa intestinale) preferendo come momento della giornata la mattina per colazione nella dose di tre cucchiaini di semi misti.