Nell’isola si vive più a lungo grazie allo stile di vita sano e tranquillo
A Ikarìa, isoletta della Grecia, il tempo sembra fermarsi e gli anziani del posto hanno i maggiori giovamenti, visto che qui i novantenni sono il doppio della media nazionale. Ikarìa è considerata una “blu zone” ossia un posto dove c’è un’alta concentrazione di centenari. Nel mondo sono poche le zone “così fortunate”. Tra queste ritroviamo: l’Ogliastra, in Sardegna; l’isola di Okinawa, in Giappone; la penisola di Nicoya, in Nicaragua; Loma Linda, in California.
Un caso eccezionale sull’isola è considerato quello di Stamatis Moraitis, greco, veterano di guerra a cui negli Usa avevano diagnosticato un cancro ai polmoni, ma che poi tornato in patria e stabilitosi a Ikarìa guarì. A 97 anni si espresse così al giornalista del New York Times: «I medici mi avevano dato al massimo nove mesi di vita, ma io sono ancora qui. Loro, i dottori, sono tutti morti».Il segreto di Ikarìa? In quest’isoletta a largo dell’Egeo l’alimentazione è molto sana: «Si consumano molta maggiorana e salvia, menta e rosmarino, finocchio e artemisia. La colazione è a base di latte di capra, tè o caffè, pane e miele. A pranzo non mancano lenticchie e ceci, patate e verdure. Per cena, invece, si sta leggeri: pane e, di nuovo, latte di capra». C’è meno stress, l’aria è buona , si fa la pennichella e come racconta una donna di 101 anni a Dan Buettner, giornalista scientifico che si occupa di longevità, a Ikarìa «abbiamo semplicemente dimenticato di morire».