Nell’agosto 2012 si è verificato un fenomeno naturale mozzafiato: l’acqua dei fiumi e dei laghi della Camargue si è tinta di rosso sangue
La Camargue è conosciuta per le sue bellissime spiagge dorate, per le lagune di acqua salata, brulicanti di fenicotteri rosa, per i suoi tori, per i suoi cavalli bianchi che, selvaggiamente, cavalcano le dune e i sentieri. Si tratta di un territorio in continua mutazione per via del Rodano che, con la sua foce, occupa uno spazio di circa 800 kmq, per via del mare, che mangia le spiagge, cercando di rubare spazio alla terra; per via dell’uomo che, da secoli, cerca di adattare questo luogo alle sue esigenze. La Camargue, dove ci si può crogiolare al sole per la maggior parte del tempo, vero e proprio “santuario della natura” situato a sud di Arles, tra i due bracci principali del delta del Rodano, è il più vasto territorio incontaminato della Francia, tra i più ricchi di fauna e flora esistenti in Europa.
Proprio qui, il fotografo Sam Dobson, nell’agosto 2012, ha immortalato, con i suoi scatti un evento unico, che potrebbe sembrare una scena tratta da un film horror. Si è trattato, però, di un fenomeno naturale mozzafiato: l’acqua dei fiumi e dei laghi della Camargue si è tinta di un color rosso sangue, esteso a perdita d’occhio. La colorazione è stata causata dagli alti livelli di sale nelle acque e da alcuni microrganismi che hanno contribuito a creare un fenomeno surreale. I cristalli di sale, riunendosi in gruppi, si sono attorcigliati attorno agli steli delle piante acquatiche, con meravigliosi contrasti cromatici tra il rosso sangue delle acque e il bianco del sale. Un effetto visivo unico, in un paradiso della biodiversità e di memorie storiche, tutto da scoprire. I periodi migliori per visitare la Camargue sono la primavera, a partire da metà marzo e l’autunno, non oltre la fine di ottobre.