Certo, bisogna dire che per gli standard del clima nord-americano si tratta di un ondata di freddo intensa, ma del tutto normale per il mese di Gennaio, malgrado in molte località del nord, fra Minnesota, Wisconsin e North Dakota (i luoghi più gelidi degli States in inverno), la colonnina di mercurio sfonderà il fatidico muro dei -30°C -35°C, ma con picchi anche vicini ai -40°C sulle montagne, fra North Dakota e Montana. Il gelo verrà reso molto intenso dall’effetto combinato fra l’”Albedo”, indotto dai terreni innevati di fresco, il forte irraggiamento notturno e i vasti rasserenamenti, con la contemporanea attenuazione della gelida ventilazione da O-NO e NO, che hanno creato gli ingredienti adatti per un poderoso raffreddamento dello strato d’aria prossimo al suolo e la genesi di un solidissimo “lake cold” nei bassi strati, molto duro da scalfire dalla ventilazione attiva nei bassi strati. Per questo le temperature polari, che scenderanno anche al di sotto dei -15°C -20°C in numerose città degli USA settentrionali, potranno cagionare enormi disagi per la popolazione, oltre a paralizzare i trasporti, a causa del ghiaccio che coprirà strade e autostrade. Fra la serata di oggi e la giornata di domani il nucleo di aria gelida, d’estrazione artica, si sposterà verso est, interessando, oltre la regione dei Grandi Laghi, anche gli stati del Middle-East e il nord-est degli USA, interagendo con un debole sistema frontale che traslerà verso il Canada sud-orientale.
Ondata di gelo verso il nord degli Stati Uniti, l’aria artica canadese spingerà i termometri fin sotto i -30°C
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