Sostanza resinosa prodotta dalle api benefica per la salute dell’uomo
La scoperta della propoli è assai risalente, basti pensare che veniva impiegata dai sacerdoti egiziani per mummificare le spoglie dei faraoni, mentre i medici la impiegavano per trattare le infezioni della pelle, dell’apparato respiratorio e come cicatrizzante e disinfettante delle ferite.
La propoli è una sostanza resinosa prodotta dalle api e la sua composizione chimica, oltre che il suo colore e sapore, dipende da diversi fattori come il periodo di raccolta, il tipo di ambiente e quindi di vegetazione.
Al suo interno è possibile individuare oltre a resine e balsami (50 per cento) e cere (30 per cento), un 10 per cento di sostanze volatili (per lo più oli essenziali) e un 10 per cento di materiali organici (per esempio i flavonoidi), pollini, minerali e vitamine.
La propoli rappresenta uno dei più efficaci antibatterici naturali con attività sia batteriostatica sia battericida poiché inibisce la proliferazione dei germi attivando i processi immunitari.
Per definizione potente antibiotico naturale, agisce efficacemente su molti ceppi di virus, tra cui molti virus influenzali e parainfluenzali, e il virus responsabile dell’herpes simplex: in particolare ne inibisce la crescita e ne rallenta la moltiplicazione.
Un vero e proprio toccasana, inoltre, contro il mal di gola e i disturbi delle vie aeree come tonsilliti, faringiti o tracheiti.
Gli è riconosciuta un interessante azione antimicotica, soprattutto su quei funghi presenti sull’epidermide, in special modo la Candida.
Si utilizza anche come unguento con efficacia cicatrizzante e antisettica perché favorisce la rigenerazione dei tessuti in presenza di escoriazioni superficiali.
Insomma, un vero jolly da tenere presente per fronteggiare in modo naturale i piccoli disturbi che ci affliggono.