Alla sfortuna ci sarebbe una spiegazione scientifica
Matematici, fisici e psicologi hanno cercato di chiarire le dinamiche che innescano le “piccole sfighe” di ogni giorno.
Pensiamo ai semafori che quando abbiamo fretta sono puntualmente rossi.
A questo ci sarebbe una spiegazione matematica.
In presenza di sei semafori lungo un tratto di strada la possibilità che essi siano tutti verdi è bassa, allo stesso modo di quella che esca 6 volte “testa” in sei lanci di una monetina, e cioè 1 su 64, secondo le teorie della probabilità.
Senza trascurare poi l’aspetto psicologico, perché quando si è attanagliati dall’ansia e dalla tensione si vede tutto negativamente, spesso esagerando; quindi, tornando ai semafori, se 3 su 6 dovessero essere verdi diremmo che tutti erano rossi.
Quante volte vi sarà capitato di rimanere incolonnati nel traffico o costretti a fare una lunga fila alla cassa del supermercato perché vi imbattete nell’imbranato di turno?
Niente di più comune!
Secondo uno studio pubblicato su Nature, è solo quando siamo fermi che notiamo le altre file e le auto che ci superano, facendo i dovuti paragoni. Quando invece è la nostra la fila più veloce, siamo impegnati a guidare e non guardiamo le auto “lente” che abbiamo superato.
Un’altra riflessione cade a puntino: se si fa caso, in presenza di due code di automobili della stessa lunghezza, ma una più celere e una rallentata, le auto di quest’ultima saranno sempre in quantità maggiore proprio perché è il numero maggioritario degli autoveicoli la causa del rallentamento.
Risultato: saranno sempre più gli automobilisti che si lamentano di essere nella fila sbagliata di quelli che procedono senza problemi.
Chi non ricorda, poi, con un sorriso spontaneo, la famigerata “nuvoletta di Fantozzi”, che rispecchia la sfortuna di quanti vedono naufragare miseramente le agognate vacanze ed i momenti di relax del weekend a causa di un improvviso peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Diversi studi hanno dimostrato che il fenomeno esiste davvero.
Nel 2003 una ricerca inglese aveva dimostrato che l’inquinamento prodotto nei giorni lavorativi è causa, nei weekend, di maggiori sbalzi termici di quelli registrati durante la settimana.
Un altro studio ha evidenziato come la presenza di sole e pioggia cambia nel corso della settimana: statisticamente, il bel tempo tende a concentrarsi all’inizio della settimana, mentre le nuvole sono più frequenti nel weekend, con picchi di rovesci il sabato. Secondo Antonello Pasini, fisico del Cnr, “il traffico urbano e le attività lavorative provocano un accumulo di polveri sottili nel corso della settimana: la cappa di inquinanti scherma la luce del sole e favorisce l’aggregazione dell’umidità che forma le nuvole le quali liberano il loro carico di pioggia proprio nei week end”.
Sembrerebbe esistere un “metodo scientifico” per richiamare la fortuna.
È lo psicologo inglese Richard Wiseman ad insegnarci come aprire la porta alla dea bendata con alcuni comandamenti portafortuna, frutto di uno studio su fortunati e sfortunati durato ben dieci anni.
Cogli al volo le occasioni. La vita dei fortunati è costellata di eventi positivi. Ma non è tutto frutto del caso, secondo Wiseman: “il modo in cui i fortunati pensano e si comportano dà loro maggiori probabilità di creare, notare e afferrare le opportunità fortuite. I favoriti dalla sorte dichiarano spesso di aver adocchiato possibilità straordinarie in riviste, giornali o su Internet”. In pratica hanno un atteggiamento aperto nei confronti del mondo e sono estroversi: così riescono a farsi le amicizie giuste, utili a favorire la fortuna nel lavoro e nella vita privata.
Segui l’istinto. Richiamandosi anche al celebre motto latino “Carpe diem”, le persone fortunate seguirebbero molto le loro intuizioni ed il loro istinto, indirizzandoli verso la strada giusta, come confermato da due studi che Wiseman ha condotto su persone che dalla vita hanno avuto tutto. I risultati mostrano che queste persone sanno abbandonarsi alle scelte istintive, in ambito sia professionale sia personale, e sono in grado di potenziare il loro intuito innato. Lo fanno, per esempio, sforzandosi di liberare la mente da ragionamenti troppo razionali, ritornando poi sui problemi “a mente fresca”.
Sii ottimista. La positività rimanda automaticamente ad un circolo virtuoso: le persone ottimiste saranno fortunate perché si metteranno in gioco senza forti aspettative prendendosi più alla leggera.