Inizia la ricerca di pianeti extrasolari che transitano di fronte alla propria stella madre: un fenomeno che può essere osservato solo con strumenti molto sensibili
Cercare i pianeti piccoli come la Terra fuori dal Sistema Solare: e’ questo l’obiettivo dei 12 nuovi telescopi del sistema di osservazione NGTS (Next-Generation Transit Survey) installati e entrati in funzione all’Osservatorio dell’Eso (European southern observatory) al Paranal in Cile, e costruito da un consorzio britannico, svizzero e tedesco. Con questo progetto, spiega l’Eso, si vogliono cercare i transiti di pianeti extrasolari (delle dimensioni di Nettuno e piu’ piccoli, e con un diametro tra due e otto volte quello della Terra) che passano di fronte alla propria stella madre riducendone lievemente la luce: un fenomeno che puo’ essere osservato solo con strumenti molto sensibili. L’NGTS e’ composto da una schiera di dodici telescopi, ciascuno con un’apertura di 20 centimetri, ed e’ progettato per funzionare in modo robotico e tenere sotto controllo in modo continuo la luminosita’ di centinaia di migliaia di stelle relativamente brillanti nel cielo meridionale. Le scoperte dell’NGTS verranno poi approfondite con altri telescopi piu’ grandi, tra cui il VLT (Very Large Telescope) dell’Eso. Uno degli scopi e’ di trovare pianeti piccoli che siano sufficientemente brillanti per misurarne la massa planetaria, per poi stimarne le densita’ e avere indizi sulla loro composizione. Sara’ anche possibile sondare l’atmosfera degli esopianeti durante il transito. I dati dell’NGTS confluiranno nel sistema di archiviazione dell’Eso e saranno disponibili per gli astronomi di tutto il modo per i prossimi decenni. ”Le scoperte dell’NGTS e le osservazioni di approfondimento dei telescopi da terra e dallo spazio – precisa Peter Wheatley, uno dei capi-progetto – saranno passi importanti per la nostra ricerca sull’atmosfera e la composizione dei pianeti piccoli come la Terra”.