Nei primi di Febbraio il vortice polare si abbatterà nella zona della Scandinavia ed un po’ in tutta l’Europa Settentrionale, l’Italia non sarà il suo principale obiettivo ma non si esclude del tutto un suo possibile dislocamento più ad Occidente
I primi giorni di Febbraio è prevista un’intensa ondata di freddo e gelo soprattutto per i paesi dell’Europa Settentrionale e Scandinavia. Le previsioni così severe dipenderanno infatti dal possibile stravolgimento barico a livello emisferico, che porterà alla divisione del vortice polare (VP) in tre onde (3 wave pattern) a causa della diretta azione invasiva dell’alta pressione pacifica, dell’alta pressione atlantica e dell’alta pressione termica siberiana. Il vortice polare verrà sbalzato dal suo luogo di origine ed a seguito del suo “taglio” le tre onde artiche generatesi dal Polo verranno dirottate verso latitudini più temperate ai primi giorni di febbraio. Una di queste onde di vortice polare potrebbe arrivare sino alla Scandinavia e all’Europa settentrionale, determinando una seria caduta della pressione in questi territori. Sono previste inoltre forti bufere di neve proprio sull’ Europa Settentrionale. Per quanto riguarda il nostro paese, l’Italia, l’irruzione nel primi di Febbraio dell’onda di vortice polare non sarà il suo principale obiettivo. Non è però completamente da escludere l’eventualità di alcuni effetti del vortice polare su alcune regioni d’Italia, dunque la situazione è sempre sotto costante monitoraggio dell’evoluzione barica. L’asse della saccatura artica è individuato infatti più ad Ovest, seppur non è da escludere un suo prossimo movimento verso Occidente; in tal caso significherebbe entrare in una fase invernale molto acuta anche per l’Italia Non è da escludere che si possano verificare bufere di neve diffuse a tutta l’Europa centro-settentrionale.