Impossibile per ora fare una conta dei danni, ma la cifra sarà sicuramente “importante”
E’ un disastro che a Ravenna non si era “mai visto”. Il sindaco della citta’ dei mosaici Fabrizio Matteucci, una volta terminato il summit con il presidente della Regione Stefano Bonaccini e i colleghi della costa e dell’entroterra, e’ tornato ancora una volta sul “suo” territorio per verificare di persona le situazioni piu’ gravi e il “lento miglioramento” in corso. Impossibile per ora fare una conta dei danni, ma la cifra sara’ sicuramente “importante. Serve un lavoro serio- spiega il primo cittadino- tra danni a strutture pubbliche e private sara’ un numero sicuramente mai visto qui a Ravenna”. E anche altri numeri sono impressionanti. Le 400 persone evacuate, i 40 chilometri di strade interdetti, la sessantina di alberi caduti e rimossi, gli 80 agenti della Polizia municipale e i 45 volontari della Protezione civile al lavoro. Nel comune ravennate i problemi maggiori si sono verificati nei nove lidi e nel forese, a sud della citta’. Ora, come deciso questa mattina nel faccia a faccia di un’ora e mezza con il presidente Bonaccini, si fara’ una lista dei danni. E poi, grazie anche alla proclamazione dello stato di emergenza per calamita’ naturale, si conta di “procedere celermente”. Gia’ pronti per le urgenze ci sono almeno 2,5 milioni di euro. Ma il sindaco pensa soprattutto allo stato di allarme ancora in corso, perche’ se c’e’ un “lento miglioramento delle emergenze piu’ grandi”, c’e’ anche un “pullulare enorme di problemi”. Comunque, conclude Matteucci prima di tornare ai suoi sopralluoghi, il summit di questa mattina e’ stato “molto utile”: sono stati affrontati i “problemi legati all’allarme della Protezione civile ancora valido, i lavori di massima urgenza da mettere in atto” ed e’ stato dichiarato lo stato di emergenza. L’auspicio e’ che ora ci metta del suo anche il meteo.