Antibiotici: possibili farmaci anti-cancro, ucciderebbero le cellule “impazzite”

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Uno studio pubblicato sulla rivista Oncotarget, sta monitorando gli effetti che gli antibiotici avrebbero sulle cellule tumorali: dalle prime osservazioni, pare che l’antibiotico agisca sul nucleo “madre” del tumore, cioè da dove si genera e si autoriproduce, diffondendosi po in tutto il corpo

antibioticiAnche gli antibiotici potrebbero entrare nelle fila dell’esercito di farmaci anticancro: lo suggerisce uno studio preliminare pubblicato sulla rivista Oncotarget e condotto su cellule di vari tumori (da seno a polmoni a prostata, etc) in provetta, tra cui anche il temutissimo glioblastoma che colpisce il cervello. La ricerca, racconta il quotidiano Mirror, ha preso le mosse su suggerimento di una bambina, la figlia dell’oncologo a capo del lavoro, Michael Lisanti direttore della unita’ ‘Breakthrough Breast Cancer’ dell’Universita’ di Manchester. Lisanti, durante una cena in famiglia, ha chiesto alla figlia di otto anni ‘come cureresti i tumori?’ e lei ha risposto che i tumori potrebbero essere curati con gli antibiotici come le altre malattie.

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Prof. Michael Lisanti , colui che ha avviato la ricerca

In effetti cio’ ha acceso la lampadina di Lisanti e della mamma della piccola, Federica Sotgia, anche lei tra gli autori dello studio, i quali gia’ conoscevano l’effetto di alcuni antibiotici sulle cellule, in particolare sulle centraline elettriche cellulari, i ‘mitocondri’. I ricercatori hanno cosi’ deciso di testare in laboratorio su diverse linee di cellule tumorali 5 antibiotici gia’ in uso per diverse malattie. Quattro di essi sono risultati in grado di uccidere le cellule tumorali, in particolare le staminali del cancro, ovvero la fucina da cui origina e si rigenera il tumore. Tra gli antibiotici testati vi sono zitromicina, Dossiciclina, Tigeciclina che addirittura si sono rivelati efficaci contro cellule del glioblastoma, il tumore al cervello piu’ temuto. Queste molecole hanno dalla loro anche la capacita’ di superare la ‘barriera ematoencefalica’ che difende il cervello da molecole intruse e blocca l’accesso di molti farmaci, rendendo piu’ difficili le cure del cancro. Si tratta di osservazioni preliminari visto che l’efficacia degli antibiotici e’ stata testata solo in provetta, ma poiche’ si tratta di farmaci gia’ autorizzati al commercio, i trial clinici potrebbero essere allestiti in tempi rapidi.

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