Febbraio è ormai agli sgoccioli e non essendo questo 2015 un anno bisestile, domani sabato 28 febbraio sarà l’ultimo giorno del mese, a differenza del prossimo anno, il 2016, che appunto sarà un anno bisestile con 366 giorni anzichè 365, e con febbraio che si “prolungherà” fino a giorno 29.
Domenica, quindi, inizierà un mese di marzo che si prospetta un mese molto interessante per il mondo della scienza.
Ovviamente non possiamo ancora conoscere cosa potrà riservarci dal punto di vista meteorologico, anche se stiamo già parlando dell’irruzione fredda che si prospetta per la prima decade del mese, ma sono tanti gli avvenimenti naturali, scientifici e sociali di cui parleremo ripetutamente nei prossimi giorni.
Dal punto di vista astronomico, ci aspetta la congiunzione planetaria più stretta e probabilmente anche più bella di tutto l’anno, che culminerà la sera del 4 marzo quando Venere e Urano saranno vicinissimo, uno accanto all’altro. Poi ci sarà la “maratona Messier” a metà mese, quando si potrà provare ad osservare in una sola notte tutti gli oggetti (nebulose, galassie, ammassi stellari … sono 110!) contenuti appunto nel catalogo Messier.
Ovviamente l’evento più atteso sarà l’eclissi solare del 20 marzo, quando la luna coprirà il disco solare su tutto il territorio Europeo (Italia compresa, soprattutto al centro/nord) nelle ore mattutine, tra le 9 e le 12 circa.
Proprio il 20 marzo alle ore ore 22:45 cadrà l’equinozio di primavera, il momento esatto della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest’ultimo si troverà allo zenit dell’equatore: inizierà così ufficialmente la stagione primaverile, non solo dal punto di vista meteorologico ma anche astronomico e – per convenzione del nostro calendario – civile.
Dopo una settimana, nella notte fra sabato 28 marzo e domenica 29 marzo 2015, tornerà anche l’ora legale: dovremo spostare le lancette avanti di un’ora, per una notte dormiremo di meno oppure ci sveglieremo più tardi ma da domenica 29 marzo il sole tramonterà più tardi e le giornate saranno più lunghe, in un contesto sempre più luminoso e primaverile (meteo permettendo, ovviamente!).
Ma il mese di marzo è anche – e forse soprattutto – il mese della grande “marea del secolo” che si ripresenta ogni 18 anni sulle coste bretoni della Francia, nell’oceano Atlantico: il picco massimo è atteso proprio per il 21 marzo 2015 e si verificherà a causa della congiunzione perfetta di molti fattori come l’allineamento degli astri e le distanze delle orbite. A Mont-Saint-Michel la grande marea è già iniziata con un mese d’anticipo rispetto al suo picco massimo, su cui c’è grande apprensione.