Il monitoraggio dell’area franata vede impegnati, oltre alla Regione, il Servizio tecnico di bacino Reno, la Protezione civile e i Vigili del fuoco
Dopo il sopralluogo in elicottero di ieri, questa mattina anche un drone ha effettuato un sorvolo del campo da calcio franato a Casola Valsenio, nel ravennate, a causa del maltempo. Il drone è stato messo a disposizione dall’Università di Bologna, sulla base di una convenzione sul dissesto idrogeologico attiva con l’Agenzia regionale di Protezione civile. “Abbiamo voluto utilizzare anche questa tecnologia – sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo – perché consente di ottenere un modello tridimensionale georeferenziato del terreno con una precisione di qualche centimetro”. “Sulla base delle immagini e dei dati raccolti, disponibili in pochi giorni – spiega Gazzolo – metteremo a punto una carta che costituirà uno strumento molto utile per valutare ciò che è successo e stabilire come procedere”. Sul posto, per controllare l’evoluzione del movimento franoso ed effettuare i 3 sorvoli della durata di circa 10 minuti l’uno, erano presenti il professore Marco Dubbini, che ha lavorato al progetto con il collega Matteo Berti, Anna Rita Bernardi del Servizio tecnico di bacino Reno e alcuni agenti della Polizia municipale di Casola Valsenio. Il monitoraggio dell’area franata vede impegnati, oltre alla Regione, il Servizio tecnico di bacino Reno, la Protezione civile e i Vigili del fuoco. “Stiamo lavorando insieme e con tutti i mezzi disponibili per affrontare l’emergenza” ha concluso Gazzolo ricordando che domani sarà a Casola Valsenio anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini.