Dopo la forte ondata di gelo d’inizio settimana, che ha fatto sprofondare i termometri sotto il muro dei -20°C negli stati del New England, l’ondata di maltempo invernale ora si sposta verso il sud degli States, causando nevicate, anche abbondanti, sul Texas, e il fenomeno del “gelicidio”. Fra le giornate di martedì 24 e mercoledì 25 Febbraio il passaggio di un fronte freddo, seguito da aria gelida d’estrazione artica canadese, ha prodotto nevicate abbondanti tra Kansas, Oklahoma e Texas, causando ingenti disagi alla circolazione stradale. Oltre alle nevicate su alcune aree si è riprodotto pure il “gelicidio”, con il ghiaccio che ha ricoperto le strade, le campagne e le autovetture, lasciando una patina vitrea che ha superato i 3-4 cm di spessore.
In questo caso il fenomeno del “gelicidio” è stato prodotto dal rapido spostamento del fronte freddo, seguito da masse d’aria gelide, di lontane origini artiche, che si è sovrapposto all’intensa avvezione calda, in risalita dal Golfo del Messico, lungo il lato anteriore della profonda circolazione depressionaria in azione nel sud degli USA. Generalmente il “gelicidio” è provocato dall’afflusso di masse d’aria calde in quota, che fanno impennare la quota dello “zero termico”, mentre al suolo fa ancora molto freddo, con valori al di sotto del punto di congelamento. Le gocce di pioggia, prima di toccare il suolo, si congelano se le temperature di questo (e il sottile strato d’aria sovrastante) rimangono sottozero (sotto il punto del congelamento). Si forma così il “gelicidio”, noto anche come “pioggia congelatasi” o “pioggia gelata”. Fenomeno molto pericoloso e causa numerosi disservizi dato che può provocare la caduta di rami anche di grande spessore nonché la rottura di cavi elettrici, con conseguente interruzione dell’illuminazione pubblica, problemi alle comunicazioni telefoniche e alla circolazione per il fondo stradale scivoloso.
Il “gelicidio”, a causa del peso del ghiaccio, è un fenomeno molto pericoloso e causa numerosi disservizi dato che può provocare la caduta di rami anche di grande spessore nonché la rottura di cavi elettrici, con conseguente interruzione dell’illuminazione pubblica, problemi alle comunicazioni telefoniche e alla circolazione per il fondo stradale scivoloso. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, il fenomeno è spesso seguito da un aumento della temperatura con conseguente disgelo, in quanto la pioggia cade da strati d’aria più caldi del suolo che quindi tendono a riscaldarlo progressivamente. Nella giornata di oggi, con lo spostamento della depressione a carattere freddo e dell’annesso sistema frontale verso l’Atlantico occidentale, il fenomeno del “gelicidio” potrebbe presentarsi lungo i settori più orientali del North Carolina e Virginia, dove l’avvezione calda (pre-frontale) ad est del minimo potrebbe “sovrapporsi” all’avvezione fredda, che scivola sul bordo occidentale di quest’ultimo.
Il passaggio del fronte freddo, con l’afflusso dell’aria gelida da NO in discesa dal Canada centro-occidentale, invece dovrebbe arrecare spettacolari nevicate, anche a carattere di rovescio, su una larga parte di territorio, dal nord dell’Alabama fino alle coste del Delaware e del Connecticut. In molte località, soprattutto nel sud, fra Alabama e Georgia, le piogge che accompagneranno il sistema frontale in questione si tramuteranno rapidamente in neve al passaggio del fronte freddo, con gli intensi e freddi venti da NO che fanno seguito all’ingresso dell’avvezione artica fino al nord della Florida e al South Carolina.