Nel mondo esistono meno di un migliaio di geyser, la metà dei quali è nel parco di Yellowstone
I geyser eruttano periodicamente a causa di circuiti o camere laterali nel loro impianto idraulico sotterraneo. Lo rivela uno studio dei vulcanologi dell’universita’ di Berkeley, in California, che hanno collegato la temperatura e la pressione delle colonne d’acqua a una particolare conformazione del sottosuolo per spiegare la precisione svizzera, a intervalli regolari, con cui spesso si verificano le esplosioni. Alla base del geyser ci sarebbe una curva o un anello sotterraneo che intrappola le bolle di vapore e poi le rilascia, scaldando la colonna d’acqua sovrastante. Quando anche la parte superiore della colonna arriva all’ebollizione, si innesca l’esplosione che porta l’acqua e il vapore a innalzarsi sulla terra per diverse decine di metri. “Molti geyser sembrano funzionare intrappolando il vapore che viene da sotto. Quando lo rilasciano, l’eruzione e’ pronta a scatenarsi”, spiega l’autore Michael Manga, che ha studiato diversi geyser nel parco nordamericano di Yellowstone e in Cile. Per alcuni di questi, le eruzioni sono regolari come un orologio. Il geyser cileno El Jefe, ad esempio, esplode ogni 132 secondi, con uno scarto massimo di 2 secondi. Nel mondo esistono meno di un migliaio di geyser, la meta’ dei quali e’ nel parco di Yellowstone, e tutti si trovano in aree vulcaniche attive o non piu’ attive. L’acqua dalla superficie scivola in profondita’ dove viene riscaldata dal magma caldo. In seguito, anche a distanza di decenni, risale in superficie sotto forma di sorgenti d’acqua calda, fango e geyser.