Salute: troppi inquinanti nelle scuole italiane, da radon a benzene

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In Italia lo studio ha interessato sei istituti: due in Sicilia (Palermo), due in Toscana (Pisa) e due in Lombardia (Milano)

BIMBI BRAVI A SCUOLA - CopiaNelle scuole italiane ed europee c’e’ un problema di qualita’ dell’aria, dalla presenza di micropolveri sottili a radon, benzene, formaldeide, in aule spesso troppo affollate. A scattare la fotografia della qualita’ dell’aria in 114 scuole frequentate da 5.175 bambini e 1.223 insegnanti in 54 citta’ di 23 Paesi europei sono i risultati di Sinphonie, una ricerca finanziata dall’Ue. In Italia lo studio ha interessato sei istituti: due in Sicilia (Palermo), due in Toscana (Pisa) e due in Lombardia (Milano). Respirare troppi inquinanti significa un maggiore rischio di soffrire di sintomi legati a malattie respiratorie e non aiuta chi un problema lo ha gia’: l’8% degli scolari soffre di asma, il 9% di allergie nasali e il 17% di eczema. Il 3,6% dei bambini poi, ha avuto un attacco di asma a scuola. Secondo Piersante Sestini, docente di malattie respiratorie all’Universita’ di Siena e fra gli autori della ricerca, “da noi il problema principale e’ quello della ventilazione: abbiamo privilegiato il risparmio energetico creando degli ambienti stagni”, dove quindi gli inquinanti si accumulano, che sia il benzene che arriva dalla strada o la semplice anidride carbonica, la polvere o il gesso. “La scuola e’ uno degli ambienti a maggiore densita’ di persone” spiega Sestini, che avverte: “il punto non e’ che la scuola provochi l’asma, quanto il fatto che debba essere attrezzata a ricevere un bimbo asmatico, e le scuole italiane non lo sono”.

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