Spettacolare fiume di sabbia del Sahara nei cieli del Mediterraneo: dal deserto arriva sul mar Nero [FOTO]

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1601519_789806904439153_1784156038483772429_nLa profonda depressione fredda che da giorni domina lo scenario meteorologico su tutto il continente stamani è riuscita ad estendere i propri tentacoli fin sull’entroterra desertico algerino, con venti piuttosto intensi e conseguenti tempeste di sabbia. Nel corso della mattinata di oggi, i sostenuti, a tratti anche intensi, venti da SO e O-SO che hanno sferzato l’entroterra desertico dell’Algeria orientale e quello della Libia occidentale hanno sollevato delle imponenti tempeste di sabbie che si sono propagate fino al Mediterraneo centro-orientale.

03L’intenso “gradiente barico orizzontale” che ormai da giorni staziona sul Mediterraneo centrale, con differenze pressorie di oltre 25 hpa fra le Alpi e le coste libiche, ha rafforzato ulteriormente la già tesa ventilazione sud-occidentale, producendo venti anche intensi, da SO e O-SO, che in mattinata hanno interessato soprattutto la regione desertica del “Grande Erg orientale” (il deserto sabbioso dell’Algeria orientale) e la Tripolitania, con raffiche che hanno toccato picchi di oltre 50-60 km/h. Questi venti molto sostenuti passando sopra i deserti sabbiosi dell’Algeria orientale (dove sono presenti le dune più imponenti del Sahara) hanno creato estese tempeste di sabbia, sollevando per aria ingenti quantitativi di sabbia e polvere desertica, che dall’entroterra desertico libico si è spinta fino alle zone costiere ad est della capitale Tripoli e sul Golfo della Sirte, causando drastiche riduzioni di visibilità e la totale copertura del cielo (gli effetti di una vera tempesta di sabbia).

10959313_789698474449996_6375077662094810791_nLe particelle più piccole di questo pulviscolo desertico, una volta giunte sopra il mar Libico, sono state spinte dagli intensi venti da O-SO, attivi nei medi e bassi strati (fra 850 hpa e 700 hpa), verso l’alto, tanto da ascendere a quote più elevate, sopra i 3000-4000 metri di altezza, anche per l’effetto dei moti ascensionali legati alla “Warm Conveyor Belt”, davanti il fronte freddo ora attestato fra Sardegna e medio-basso Tirreno (ecco perché non si può chiamare tempesta di sabbia sul Mediterraneo e sulle coste europee). A queste quote la scia di polvere desertica è stata intercettata dai forti venti da O-SO e SO che soffiano sopra il bacino centro-orientale del Mediterraneo. L’intenso flusso sud-occidentale è stato in grado di spingere parte di questa striscia di polvere desertica, in sospensione in quota, fino alle coste meridionali della Grecia, l’isola di Creta, il basso mar Egeo e le coste occidentali della Turchia. In queste aree il passaggio della nuvole di polvere desertica, partita dai deserti sabbiosi dell’Algeria orientale e dell’ovest della Libia, ha colorato i cieli di rosso e giallo, regalando degli scenari davvero suggestivi, con atmosfere sahariane, mentre la coltre di polvere in scorrimento in quota è stata in grado di appannare il sole per diverse ore.

10959478_789693201117190_5360602006928221384_nCieli marroni o rossastri, oltre che su Creta e sulla Grecia meridionale, si sono osservati in molte isole dell’Egeo e sulla Turchia occidentale, dove tuttora scorre il corpo centrale di questa enorme striscia di polvere, che dal Sahara algerino si allunga fino allo Stretto dei Dardanelli e al mar di Marmara, dove il cielo e le nuvole si coloreranno di marrone. Nelle prossime ore, sotto la spinta dei forti venti da SO dominanti nella media troposfera (flusso portante), la nuvola di sabbia si dirigerà sopra i cieli del Bosforo e sul settore più meridionale del mar Nero, già da ieri battuto da forti venti meridionali che hanno raggiunto punte di oltre 80 km/h.

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