Animali: una bussola interna guida le tartarughe marine

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Una sorta di bussola interna, magnetica e/o solare, per trovare sempre la strada giusta in oceano aperto durante le migrazioni

WWF_nate_22_tartarughe_caretta_carettaE’ noto che le tartarughe marine sfruttano il campo magnetico del globo per tornare ‘a casa’ e ritrovare le spiagge in cui nidificare, ma un nuovo studio suggerisce che questi animali possano avere una sorta di bussola interna, magnetica e/o solare, per trovare sempre la strada giusta in oceano aperto durante le migrazioni. Lo affermano i ricercatori dell’Universita’ del Massachusetts (UMass Amherst Large Pelagics Research Center) che hanno tracciato per anni alcuni esemplari di tartarughe liuto (Dermochelys coriacea), le piu’ grandi tartarughe marine, con appositi congegni collegati a Gps satellitare. “Esemplari adulti – osserva la biologa marina Kara Dodge – possono individuare spiagge specifiche di nidificazione, anche dopo essere stati via tanti anni da quei luoghi”. Capire l’orientamento per la migrazione, aggiunge, e’ un passo importante per la comprensione di come queste tartarughe riescano a ottimizzare gli itinerari di viaggio minimizzando il dispendio di energia. L’equipe di studiosi e’ riuscita a documentare le capacita’ di navigazione delle tartarughe liuto con una sorta di etichetta satellitare, collegata a Gps. “Abbiamo scoperto – spiega la biologa – che questa specie in mare aperto e profondo riesce a mantenere la sua rotta in modo significativamente consistente probabilmente grazie a una sorta di bussola magnetica e/o solare per ritrovare la strada”. Lo studio dimostra che “esemplari adulti possono mantenere la direzione verso sud mentre viaggiano in un vortice subtropicale” senza elementi topografici o altri punti di riferimento. “Queste tartarughe – afferma Dodge – nuotavano direttamente al largo, nel vortice, e i loro percorsi sembravano paralleli, come se seguissero un orientamento comune anche se in posti e momenti diversi”. Questo studio fa il paio con un’altra ricerca, pubblicata a meta’ gennaio e realizzata dall’Universita’ del North Carolina, che ha dimostrato che proprio grazie al campo magnetico le testuggini riescono a tornare nei lidi scelti dalle loro madri per deporre le uova.

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