“I parametri chimico fisici non hanno mostrato valori significativamente diversi da una tipica acqua di mare,”
Le indagini effettuate non evidenziano la presenza di fluidi riconducibili ad attivita’ vulcanica ed il fenomeno dell’acqua increspata nel Golfo e’ dovuto allo scarico dell’acqua depurata dell’impianto di Napoli Est: lo rende noto la Protezione Civile regionale sui rilievi compiuti dai tecnici dell’ Osservatorio Vesuviano nel Golfo di Napoli. “Le misure effettuate dai ricercatori dell’Osservatorio Vesuviano-Ingv sono consistite nella misura di parametri chimico-fisici lungo profili della colonna d’acqua sul punto di emissione e dal prelievo contemporaneo di campioni di acqua per successive analisi chimico-isotopiche di laboratorio – precisa la Protezione Civile regionale – inoltre, sono state effettuate misure areali di temperatura con telecamere a raggi infrarossi”. “I parametri chimico fisici non hanno mostrato valori significativamente diversi da una tipica acqua di mare, con valori medi di pH di circa 8, e temperatura di circa 14.2 gradi. Il contenuto in sale e’ risultato leggermente minore in superficie (di circa il 5%) indicando, possibilmente, l’afflusso in superficie di un fluido a salinita’ minore (tipica di fluidi reflui provenienti dal depuratore). I rilievi termici con telecamere all’infrarosso non hanno evidenziato anomalie di temperatura diffuse in superficie”, conclude la Protezione civile regionale. L’ assessore Edoardo Cosenza – riferisce la Regione Campania – ha rivolto un ringraziamento all’Osservatorio vesuviano ed alla Guardia Costiera per la professionalita’ e la tempestivita’ delle verifiche”.