Insieme al 2003, il 2014 e’ stato l’anno piu’ caldo degli ultimi 65 anni, in cui e’ stato registrato un aumento della temperatura media di 1,5 gradi, ed il secondo piu’ piovoso dopo il 1960. E’ quanto reso noto oggi dal direttore del Lamma Bernardo Gozzini, durante la presentazione dell’appuntamento ‘Wordl wide views’ dedicato ai cambiamenti climatici. Il 2014, e’ stato ricordato, si e’ contraddistinto per un’estate fresca, ma a far registrare l’aumento delle temperature sono stati un inverno mite, senza ondate di freddo, e un autunno che e’ stato il piu’ caldo da sessant’anni. Gennaio e’ stato il mese piu’ piovoso dal 1920 sulla Toscana settentrionale, febbraio non ha avuto praticamente gelate e mai, in molti capoluoghi, la colonnina di mercurio e’ scesa sotto lo zero. Un anno con un’estate anche con record di pioggia, soprattutto a luglio: per quantita’ (dal 1955) e giorni piovosi (dal 1992). “La generazione di mia figlia che ha diciannove anni cresce in un clima molto diverso da quello che ho vissuto io o mio padre – ha sottolinea Gozzini – Dagli anni ’50 agli anni ’80 del secolo scorso il clima e’ rimasto pressoche’ lo stesso, poi e’ cambiato. In 30 anni i ghiacci dell’Artico si sono ritirati del 35% e nell’aria e’ cresciuta in maniera significativa l’anidride carbonica, passata da 320 parti per milioni a 390”. Per Gozzini “i segnali di questo cambiamento del clima sono tanti, non solo nelle temperature ma anche nelle piogge. C’e’ un cambio della distribuzione e della intensita’ delle precipitazioni e per questo dobbiamo stare piu’ attenti nella gestione delle risorse idriche”.