L’esperimento numerico potrà affinare le previsioni dei modelli di dispersione oceanica
Calcolare con accuratezza quanto i gas serra, responsabili del surriscaldamento del pianeta, vengano assorbiti dall’oceano, e di conseguenza poter prevedere come e quando il clima cambiera’, per suggerire decisioni precise riguardo alle politiche ambientali ed energetiche, e’ al centro di un esperimento numerico svolto nel Laboratori di fluidodinamica dell’Universita’ di Udine che, oltre ad aver confermato per la prima volta i risultati teorici degli anni Sessanta sulla vorticosita’, consentira’ di migliorare i modelli di previsione climatica. La ricerca – condotta da Salvatore Lovecchio, oggi post-doc al Politecnico di Tolosa, con Francesco Zonta e Alfredo Soldati dell’Universita’ di Udine – e’ stata pubblicata dalla rivista scientifica internazionale “Physical Review E” della American Physical Society. Negli anni Sessanta, Bob Kraichnan, ultimo post-doc di Albert Einstein, teorizzo’ che alla superficie dell’oceano la cascata di energia della turbolenza potesse essere inversa, con il flusso di energia dai vortici piccoli a quelli grandi, che quindi avrebbero avuto lunghissima vita dominando molti fenomeni di mescolamento e dispersione alla superficie dell’oceano. L’esperimento numerico condotto a Udine conferma la correttezza della teoria e la completa con dati quantitativi che potranno affinare le previsioni dei modelli di dispersione oceanica.