Il meteorologo Paolo Ernani ha lanciato un allarme rilevante e discutibile per il pianeta: si sta andando incontro ad una piccola era glaciale. E’ quanto ha affermato l’esperto al Giornale, ponendosi dunque in controcorrente rispetto alle tesi fino ad oggi sostenute dalla maggior parte degli esperti che, alla luce dell’effetto serra e del surriscaldamento globale prevedono per un imminente futuro del pianeta un Global Warming inevitabile. Secondo Ernani andremo incontro invece, a temperature sempre più fredde, e la prova sarebbe proprio nelle macchie solari. Premesso che “la temperatura media sulla nostra penisola e quella della Terra non è più cresciuta negli ultimi 15 anni ed è, a nostro parere, destinata invece a diminuire sempre più per i prossimi decenni e non ad aumentare” ha scritto l’esperto, come è possibile che “l’Ipcc, struttura sotto l’egida del’Onu” sostenga dunque un futuro dalle temperature molto più calde?
L’osservazione delle macchie solari infatti confermerebbe la tesi dell’esperto: “L’ultimo ciclo, ossia il 23, segna un’inversione di tendenza con una presenza di macchie solari inferiori alla media per la prima volta dopo ben 63 anni di picchi superiori alla media. Notare, fatto importantissimo, come in corrispondenza degli anni della durata del ciclo 23, tra il 2000 e il 2014, la temperatura mondiale e quella dell’ Italia non siano più cresciute“ e continua “si può prevedere che seguano 2/3 cicli e forse più, con picchi negativi di macchie solari sempre più marcati a causa della progressiva evidente debolezza del sole (avremo estati sempre più fresche e inverni via via sempre più rigidi e nevosi come, per esempio, quello che sta imperversando sugli Usa, il più freddo da 200 anni) e se è vera la correlazione macchie solari e temperatura della Terra (più macchie più calore, meno macchie più freddo) allora il pianeta Terra andrà incontro, col trascorrere degli anni, a temperature sempre più fredde (Piccola Era Glaciale) come già più volte segnalato da noi ma anche da altri ricercatori (tra i quali va menzionato l’ astrofisico russo Abibullo Abdussamatov) abbastanza in sintonia con la nostra ipotesi“. L’ipotesi sta facendo il giro del web suscitando clamore sui social.