Disastro Germanwings: un pilota olandese lo aveva “predetto”

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“Mi chiedo continuamente chi si trova al mio fianco. Come posso essere sicuro di potermi fidare di lui?”

LaPresse/Reuters
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“Con delle porte blindate strasicure, non e’ molto difficile che un pilota impedisca al suo collega di entrare in cabina. Basta aspettare che questo esca per soddisfare un bisogno naturale, per non riaprirgli piu’ la porta “. Cosi’ scriveva il pilota olandese Jan Cocheret due mesi fa in un articolo, pubblicato sulla rivista specializzata Piloot en Vliegtuig, il cui titolo ora suona come una profezia: “Mi puoi aprire la porta?” Non sospettava certo, Cocheret di descrivere un evento che avrebbe avuto luogo qualche settimana dopo, in Francia. Nel suo articolo, in cui metteva in dubbio le nuove rigide regole di sicurezza applicate alle cabine di pilotaggio in seguito all’11 Settembre, il pilota olandese scriveva anche: “Mi chiedo continuamente chi si trova al mio fianco. Come posso essere sicuro di potermi fidare di lui?”. E se qualcosa di terribile fosse appena successo nella sua vita che non e’ in grado di superare? Mi auguro, dopo una pausa pipi’, di non trovarmi mai davanti a una porta della cabina di guida chiusa a chiave.” Poco dopo la tragedia del volo della Germanwings, di cui il co-pilota Andreas Lubitz, e’ stato indicato come responsabile, Cocheret, che attualmente lavora per la compagnia aerea Emirates, ha pubblicato sul suo profilo Facebook la seguente frase: “Sfortunatamente, questa storia terribile e’ diventata realta'”.

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