Disastro Germanwings, scatola nera: la ricostruzione degli ultimi istanti prima dell’impatto

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In sottofondo, si percepiscono le urla dei passeggeri. Si sentono i tentativi di abbattere la porta con un’ascia, poi un urlo

“Apri questa maledetta porta!”. Così il pilota dell’aereo Germanwings ha urlato al copilota Andreas Lubitz, che lo aveva chiuso fuori dalla cabina di pilotaggio mentre faceva precipitare l’Airbus sulle Alpi francesi. Lo ha riferito il giornale tedesco Bild, spiegando che a rivelarlo è stata la scatola nera che registra i suoni nella cabina di pilotaggio. I primi venti minuti di volo mostrano scambi di battute banali tra il pilota Patrick S. e il copilota. Alle 10.27, il pilota chiede a Lubitz di preparare l’atterraggio a Duesseldorf. Quest’ultimo pronuncia, come ultime parole, “Spero” e “Vedremo”. Il pilota esce per andare in bagno e l’aereo comincia la discesa. Pochi minuti più tardi, si sente bussare forte alla porta, ricostruisce Bild. Il pilota dall’esterno dice: “Per l’amor di Dio, apri la porta”. In sottofondo, si percepiscono le urla dei passeggeri. Si sentono i tentativi di abbattere la porta con un’ascia, poi un urlo: “Apri questa fottuta porta!”. Alle 10.40 circa, l’aereo colpisce una montagna. Gli ultimi suoni registrati sono le urla dei passeggeri, subito dopo l’Airbus si schianta a 700 chilometri orari su un versante. Tutte le 150 persone a bordo sono morte.

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