La causa principale della recrudescenza di questa malattia è il drastico calo del tasso di vaccinazioni di routine
Il morbillo sta diventando un rischio crescente nei Paesi dell’Africa Occidentale più colpiti dall’epidemia di Ebola. La causa principale della recrudescenza di questa malattia (ma ci sono segnali di crescita anche per la pertosse, la difterite e la tubercolosi) è il drastico calo del tasso di vaccinazioni di routine (-75%) dovuto proprio alla crisi sanitaria vissuta dai Governi di Liberia, Sierra Leone e Guinea. Lo ha stabilito uno studio pubblicato su ‘Science’ e firmato dalle università Johns Hopkins di Baltimora (Usa), dall’ateneo di Southampton (Gb) e di Princeton (Usa). La stima degli scienziati, dopo 18 mesi di interruzione delle vaccinazione nei Paesi coinvolti da Ebola, è che più di un milione di bambini tra i nove mesi e cinque anni rimarranno esclusi dall’immunizzazione di base. Un esercito di potenziali vittime di infezioni e malattie. Il numero di casi di morbillo, se scoppiasse ora un’epidemia, potrebbe arrivare a 227 mila, con un numero di decessi che potrebbe oscillare tra i 2mila e i 16.000 morti. Secondo i ricercatori occorre che i Governi ripristinino al più presto le campagne di vaccinazioni.