Eclissi di sole del 20 marzo: storia di uno dei più affascinanti e controversi fenomeni astronomici

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Storie e leggende sulle eclissi di sole come quella che si verificherà venerdì 20 marzo, nel giorno dell’equinozio

ECLISSI SPECIALE COPIl cielo, che ha da sempre affascinato i popoli, il 20 marzo 2015 darà spettacolo di sé. Questa data, infatti, è fatidica per astrofili, studiosi e appassionati di scienza per via dell’eclissi totale di sole che avverrà in concomitanza con l’equinozio di primavera; uno dei fenomeni ritenuti dagli antichi tra i più terrificanti della storia. Essendo la vita sulla Terra strettamente dipendente dalla luce e dal calore dei raggi solari, la loro improvvisa scomparsa durante un’eclissi era quanto di più terribile si potesse immaginare, tanto che per secoli, le eclissi sono state considerate eventi funesti, presagi di sventura, compiendo rituali, cerimonie e sacrifici per esorcizzarle.

ECLISSI SPECIALE 1Da sempre l’uomo si è lasciato intimorire ma al contempo affascinare da questi strabilianti fenomeni celesti. Nell’antica Cina, ad esempio, si credeva che le eclissi solari provenissero da un drago che, inseguendo l’astro nel cielo, periodicamente lo raggiungeva, spalancando le fauci e divorandolo in pochi minuti; tanto che la popolazione, alla vista del pauroso spettacolo, iniziava a far molto rumore, suonando i tamburi e scoccando le frecce per aria, nel tentativo di intimorire la bestia e farla fuggire, liberando il sole dal suo morso. In Giappone, mentre il sole si oscurava, i pozzi d’acqua venivano coperti per proteggere il prezioso liquido dal veleno che il drago poteva lasciar cadere dal cielo durante il suo pasto.

ECLISSI SPECIALE 3A Tahiti, al contrario, si riteneva che il sole e luna celebrassero il loro matrimonio in cielo e, ancora oggi, alcune popolazioni dell’estremo Nord credono che i due astri lascino per qualche tempo la loro casa celeste per controllare che sulla terra tutto stia procedendo per il verso giusto. In Mongolia, invece, le popolazioni nomadi salutavano il sole che si oscura facendo rumore, percuotendo pietre, pentole e suonando campanacci del bestiame. La prima registrazione scritta di un’eclissi solare compare nel cinese Shu Chingnel che dice: “il sole e la luna non si incontrarono in armonia”. Storicamente la data attribuita all’evento è quella del 22 ottobre 2134 a.C. ma si tratta solo di una stima ragionevole. In Cina si parla di due astronomi reali, Hi e Ho, che avevano il compito di prevedere le eclissi, in modo da poterle combattere. Come visto poc’anzi, qui si pensava che un drago inghiottisse il sole. Per fermare il drago, il popolo ed i soldati potevano solo far rumore, scagliandoli contro delle frecce in modo da liberare il sole. I due astronomi previdero l’eclissi del 22 ottobre del 2134 a.C., ma poiché ubriachi, non riuscirono ad avvisare in tempo il re che, a sua volta, non poté informare i suoi soldati ed organizzare una controffensiva per fermare il drago. Hi e Ho vennero puniti con la decapitazione.

ECLISSI SPECIALE 2Nelle Storie di Erodoto (I,74) troviamo questo passo: “…scoppiò una guerra fra i Lidi e i Medi che durò per cinque anni, durante i quali più volte i Medi vinsero i Lidi e più volte i Lidi i Medi; e combatterono anche una battaglia di notte. Infatti mentre essi con pari fortuna proseguivano la guerra, nel sesto anno si scontrarono, e, nel corso della battaglia il giorno all’improvviso diventò notte. Talete di Mileto aveva predetto agli Ioni questo fenomeno, indicando quello stesso anno in cui effettivamente avvenne. I Lidi e i Medi, quando videro la notte prendere il posto del giorno, cessarono il combattimento e s’adoperarono entrambi perché si facesse tra loro la pace…“. Il 28 maggio del 584 a.C. avvenne, infatti, una delle prime eclissi riportate nei libri di storia, proprio durante una sanguinosa battaglia tra Medi e Lidi, due popoli dell’antica Asia. Nel corso dei combattimenti, il sole improvvisamente si oscurò ed in pochi minuti dal giorno, si passò alla notte e all’oscurità. Gli uomini di entrambe le fazioni smisero di combattere e, in preda al panico, interpretarono l’evento come un cattivo presagio. I capi delle fazioni, allora, si accordarono, ponendo fine alla guerra dopo più di 6 anni di duri combattimenti.

Australia Solar EclipseLo storico Diodoro Siculo, vissuto nel I secolo a.C., nella sua “Biblioteca Storica”, raccontò così la fuga di Agatocle, tiranno di Siracusa, che ruppe l’assedio delle navi nemiche al porto: “Essi raggiunsero la salvezza insperatamente sul far dell’alba. Il giorno successivo ci fu un’eclissi di Sole nel corso della quale scese il buio più fitto e le stelle furono viste splendere per tutto il cielo. Gli uomini di Agatocle, interpretando l’evento come un cattivo presagio, precipitarono nell’angoscia per il loro futuro”. Fortunatamente, qualche giorno dopo essi approdarono nei pressi di Cartagine. L’eclissi totale di cui parla Diodoro Siculo è quella del 15 agosto del 310 a.C. Il rapporto tra eclissi e presagi di sventura fu molto stretto intorno all’anno 1000, presunta data della fine del mondo, quando il fenomeno veniva vissuto con terrore. I contadini medievali erano convinti che le eclissi fossero causate dalle parole magiche proferite da streghe cattive col potere di “ipnotizzare” la luna, obbligandola ad avvicinarsi alla terra per deporre sulle erbe una schiuma che poi sarebbe servita alle fattucchiere per compiere i loro sortilegi. Proprio per impedire alle streghe di operare, in molte località si usava organizzare delle “battute di disturbo” all’inizio delle eclissi, durante le quali i contadini si riunivano, correndo sui campi e facendo un fracasso infernale, agitando campanacci da mucca, martellando lastre di rame e di bronzo, percuotendo incudini e urlando come pazzi.

CRISTOFOROQueste superstizioni decaddero, secoli dopo, grazie a Copernico, Keplero, Tyco Brahe e Newton. Nel 1915, Einstein, con la Teoria della relatività generale, provò che un raggio di luce in presenza di una sorgente di gravità si curva e l’eclissi totale di sole del 29 maggio 1919 fu decisiva per confermare tale teoria. Durante il suo quarto viaggio alla volta dell’America, nel 1503 Cristoforo Colombo si arenò sulle coste della Giamaica, nella baia di Santa Gloria, poiché le sue navi risultarono danneggiate. Anche le sue provviste erano ormai molto esigue, ma le popolazioni locali si rifiutarono di fornirgli del cibo, in cambio di gioielli. Allora Colombo escogitò un piano per ingannarli. Aveva a bordo una copia di uno dei libri di Regiomontano, contenente le predizioni di eclissi lunari; una delle quali prevista per il 29 febbraio 1504. La sera in cui si sarebbe verificata l’eclisse, allora, organizzò un incontro con i capi delle popolazioni indigene, dicendo loro che Dio era molto offeso e che avrebbe fatto sparire la luna. Come previsto, un’ombra scura cominciò a passare sul disco lunare. Gli indigeni,  spaventati, dissero a Colombo che gli avrebbero fornito il cibo se avesse intercesso per loro presso Dio. Dopo essersi ritirato a “conferire” con Dio, poco prima della fine dell’eclisse totale Colombo tornò, dicendo che Dio li aveva perdonati. La luna ritornò a splendere e Colombo ottenne le scorte di cibo.

FAROE ECLISSI 3Ma gli avvenimenti legati alle eclissi sono davvero numerosi: si dice che la guerra del Peloponneso sia stata teatro dell’eclissi anulare del 3 agosto del 431 a.C., gli Annali di Plinio parlano dell’eclissi totale di sole del 30 aprile del 59 d.C. ed altre osservazioni riportano di un’eclissi avvenuta vicino alla data di nascita di Maometto: si tratta, probabilmente, dell’eclissi totale del 24 novembre del 632. Inoltre, si dice che il 5 maggio dell’840 d.C. l’imperatore Luigi di Baviera, figlio di Carlo Magno, capo di un grande impero, morì di spavento durante i 5 minuti di eclissi totale. La sua morte diede il via ad un’aspra lotta per la successione al trono tra i suoi 3 figli, terminata tre anni più tardi con lo storico trattato di Verdun e la divisione dell’imper nelle attuali Francia, Germania e Italia.

eclisse2Nel Vangelo di Luca, versetto 44, è scritto: “Era verso l’ora sesta quando si fece buio su tutta la Terra fino all’ora nona” e qualche versione ipotizza che si tratti della descrizione di un’eclisse. Oggi le eclissi, grazie a telescopi e sonde spaziali, non sono più eventi terribili che annunciano la fine del mondo, degli imperi o dei regnanti. Al contrario, affascinano, suscitano profonde emozioni negli spettatori che osservano il sole scomparire dal cielo o la luna colorarsi di rosso. Viaggiare alla ricerca di un’eclissi di sole, volgere lo sguardo al cielo, salire sulla cima di una montagna o rimanere senza parole, immersi nel silenzio della notte stellata e silenziosa. aspettando che la luna venga oscurata dalla terra, significa, infondo, avvicinarsi alle meraviglie dell’Universo con spirito scientifico e concreto ma anche (il che non guasta) con dell’aria trasognata.

 

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